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Presentato il nuovo piano operativo comunale. Obiettivi: stop turistificazione centro città, prossimità dei servizi e attenzione all’ambiente -ASCOLTA

today09/01/2023

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    Dario Nardella, Sindaco di Firenze

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    Cecilia del Re, assessora urbanistica comune Firenze

FIRENZE- Zero alberghi e lotta alla rendita, servizi per tutti a 15 minuti a piedi e 50 scelte per una Firenze giusta e prossima attraverso innovazione pubblica e privata: sono gli assi su cui si fonda la svolta urbana contenuta nel nuovo Piano strutturale (Ps) e Piano operativo comunale (Poc) del Comune di Firenze, adottati oggi dalla giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessora all’Urbanistica Cecilia Del Re.

I nuovi strumenti si articolano su 186 aree di trasformazione in cui le 135 schede di trasformazione pubblica doppiano quelle di trasformazione privata, 51, con 50 scelte di campo che segnano un netto aumento rispetto al passato. Si va dallo stop alla turistificazione con il blocco totale del cambio d’uso in turistico-ricettivo in zona A (a prescindere dalla dimensione della superficie dell’immobile e dalla destinazione d’uso originaria) alla proposta di blocco per le attività extra-ricettive nel regolamento Unesco, fino alle scelte per evitare le rendite di posizione come la penalità per chi non recupera in tempi rapidi immobili dismessi o abbandonati e l’eliminazione delle schede di decollo e atterraggio per semplificare i movimenti dei volumi. Ma anche incentivi per favorire un mix di funzioni per grandi immobili (superiori ai 2mila mq) con l’interscambiabilità delle funzioni residenziale, direzionale e servizi per immobili e misure per introdurre e sostenere iniziative di rigenerazione partecipata con l’ampliamento del ricorso all’uso temporaneo degli spazi, all’urbanistica tattica e alla co-progettazione come elemento di rigenerazione urbana partecipata, a partire da una co-progettazione per Quartiere: ex Camping Michelangelo e Carra nel Q1, San Salvi nel Q2, La Riottosa nel Q3, ex Campolmi nel Q4 e Stibbert nel Q5. E poi il pacchetto per sostenere l’abitare e la popolazione che cambia con: oneri e monetizzazioni usati anche per l’acquisto di un nuovo patrimonio immobiliare da adibire ad housing sociale o co-housing e per ristrutturare il patrimonio abitativo Erp esistente; student housing e senior housing dentro il concetto di ‘housing sociale’; l’alloggio minimo resta 50 mq in centro storico mentre in zona A viene introdotto il nuovo criterio della superficie edilizia media (50-55-60) per limitare il numero di frazionamenti, dando al contempo maggiore flessibilità nell’uso dello spazio. Inoltre, nelle convenzioni con il privato viene previsto un abbattimento degli oneri a fronte dell’inserimento di un divieto almeno decennale di utilizzare gli alloggi per affitti turistici brevi e attività extra ricettive; per i nuovi studentati privati, il 20% delle camere sarà destinato agli studenti bisognosi dell’Università di Firenze che saranno gestite direttamente dall’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, mentre la possibilità di aprirsi al turistico-ricettivo per queste strutture viene limitata da 90 a 60 giorni all’anno e nei soli mesi di luglio e agosto.

Scritto da: Redazione Novaradio


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