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Asl Toscana Centro, sindacati sul piede di guerra: “Servirebbero 600 assunzioni, e invece ci annunciano ulteriori tagli di personale” – ASCOLTA

today21/09/2023

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    Voci rappresentanti sindacatli Asl Toscana Centro: Simone Baldacci Fp Cgil, Massimo cataldo fp Cisl, Gianni Piccini Nursind, Michele Tibaldi Fpl Uil

 

FIRENZE – Mobilitazione dei sindacati dei lavoratori della Asl Toscana Centro – infermieri, Oss, operatori sanitari – contro il piano triennale che individua il fabbisogno in termini di personale e che secondo le sigle prospetta ulteriori tagli. “L’Asl ci ha detto chiaramente che nei prossimi anni il personale dovrà essere ridotto. Dopo il covid molte cose sono cambiate, non è più possibile fare le stesse cose con meno personale. Se vogliono operare dei tagli ci dicano anche quali servizi saranno ridotti” dice Filippo Schimmenti, coordinatore della Rsu Asl. Un piano che le varie sigle contestano nei numeri e nelle modalità: per Fp Cgil, Fp Cisl, Fpl Uil e Nursind, tra infermieri, Oss, ostetriche e altro personale infermieristico e sanitario mancano non meno di 600 unità, e presentano un “contropiano” che include alcuni punti fondamentali, tra cui la copertura del turn over e l’introduzione del lavoro su turni anche di notte per gli Oss.

“L’Asl ci presenta come assunzioni quelle che in realtà sono stabilizzazioni: gente che già lavora in Asl, quello che servirebbe è un reale aumento di organico” osserva Massimo Cataldo, Fp Cisl. Le risorse? “Potrebbero essere usati gli 8 milioni che ora la Asl dà per le prestazioni aggiuntive” osserva Simone Baldacci Fp Cgil Asl TC.

“Per i soggetti privati e le esternalizzazioni i soldi ci sono sempre, per chi lavora in Asl mai” sottolinea Gianni Piccini, che parla delle necessità di tutelare la qualità del lavoro, senza cui si assiste ad un “aumento del fenomeno di licenziamenti volontari e minori iscriioni ai corsi di laurea in infermieristica”. “Meno personale significa più stanchezza, più rischi, più tensioni e più aggressioni” conclude Simone Tibaldi, Fpl Uil: “Noi siamo per la difesa della sanità pubblica, ma servono risorse”.

“Se non ci saranno risposte siamo pronti a dichiarare lo stato di gitazioni di tutto il personale” avvertono i sindacati, che nei prossimi giorni i sindacati organizzeranno un presidio di protesta davanti all’ospedale di santa Maria Novella.

Scritto da: Redazione Novaradio


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