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Sgombero in corso all’occupazione di via de Massoni: “Servono risposte abitative per 40 persone” – ASCOLTA

today03/10/2023

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    Simone Pasquini, occupazione via de Massoni, 03 ottobre 2023

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FIRENZE – E’ scattato all’alba lo sgombero dell’ex convento di via de Massoni, occupato solo 48 ore  prima da un gruppo di 40 persone – single, lavoratori, e famiglie di origine straniera in situazione di disagio abitativo –  coordinate da un gruppo di attivisti provenienti dal Movimento di Lotta per la Casa. Imponente il numero di agenti delle forze dell’ordine che si sono presentati per chiedere il rilascio dell’immobile. Una operazione non del tutto inaspettata, dopo che ieri nel corso della riunione del COSP era stata annunciata la “linea dura” e la richiesta del Comune di attivarsi subito presso le proprietà per avere lo sgombero.

All’interno, stamani, una ventina di persone di nazionalità perlopiù italiana e rumena e, tra queste, una decina di minori. “La situazione è tranquilla, anche perché qua sono presenti soprattutto donne e bambini – ha detto stamani a Novaradio mentre lo sgombero era in corso, Simone Pasquini,  tra gli attivisti che hanno guidato l’occupazione domenica e subito intervenuto sul posto: “E’ iniziata la trattativa con le forze dell’ordine, e siamo in attesa dell’intervento dei servizi sociali affinché si trovi una soluzione abitativa”. “Dopo la soluzione emergenziale, chiederemo un tavolo con il Comune, i servizi sociali e la Curia, di avere soluzioni tipo alloggi calmierati e affitti concordati, che il Comune si faccia garante per quelle famiglie di lavoratori che nonostante il reddito non riescono ad accedere agli affitti di libero mercato, l’inserimento di tutte le famiglie nella graduatoria dell’emergenza per un alloggio”.

Tutti i nuclei presenti, anche grazie al supporto dei servizi sociali, sono stati collocati in centri di accoglienza. Tutto si è svolto senza particolare problemi. D’altra parte questo era l’obiettivo dichiarato dell’occupazione, apertamente pensata e condotta in discontinuità con le ultime esperienze di occupazione del movimento, ed in particolare l’occupazione dell’ex Astor: “Un errore” per stessa ammissione di Pasquini, che ha portato a situazione di degrado, criminalità fino allo shock della scomparsa della piccola Kataleya Alvarez. Di qui, il cambio di strategia politica del nuovo movimento, nato in rottura “totalmente politica, di strategia e di metodo” con il vecchio Movimento Lotta per la Casa. E la nuova strategia, ha chiarito Pasquini, è  che “le occupazioni non sono un fine, ma un mezzo”. E’ la nascita di un nuovo movimento? Ancora presto per dirlo, ma la discontinuità è netta. “La strategia  – conclude Pasquini – sarà sempre occupare ma anche scendere in piazza, fare azioni dimostrative, quello che possiamo per non lasciare la narrativa degli sgomberi alla destra e a chi accosta occupazioni e degrado. L’Astor non è tutte le occupazioni, non tutte le occupazioni sono l’Astor”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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