FIRENZE – Arriva venerdì 2 febbraio al Teatro Puccini di Firenze “La Sparanoia”, lo spettacolo ideato, scritto e diretto da Niccolò Fettarappa Sandricon il contributo intellettuale di Christian Raimo, che indaga in modo spietato e semiserio sul rapporto tra giovani e politica.
“La Sparanoia – si legge nella descrizione dello spettacolo – nasce come occasione di esplorazione del grido soffocato di una generazione addomesticata, della rabbia scolarizzata che ha imparato a dare del “lei”, di serial killer narcolettici, bolscevichi da divano che, invece che conquistare la piazza, sonnecchiano su un cuscino: di chi preferisce alle strategie d’attacco, le previsioni meteo.”
“È uno spettacolo dinamico, in cui la parola è a servizio del movimento fisico, il pubblico è chiamato continuamente a prendere parte allo spettacolo fino a diventarne quasi il principale protagonista e infine vittima”, spiega a Novaradio Niccolò Fettarappa. “Il tema da cui siamo partiti è il concetto di addomesticamento: la mia sensazione è che la mia generazione sia politicamente addomesticata, quasi incapace geneticamente di organizzare una protesta che porti ad un vero cambiamento politico. I giovani oggi sono repressi e l’appello trasversale rivolto al pubblico è quello di far sentire la propria voce: speriamo che uscendo dallo spettacolo metta in discussione il rapporto con lo status quo che è da cambiare”. Una concezione che secondo Fettarappa dovrebbe essere propria di tutto il teatro contemporaneo: “Questo secondo me è l’unico motivo per cui il teatro dovrebbe esistere: per essere incendiario, attivatore di coscienze, come evento collettivo, generando un cambiamento e poi un’azione. Il teatro deve portare le persone in piazza.”.