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Operai morti in cantiere, Carletti (Fillea): “La Ministra chiede rispetto, ma si interroghi sulle sue responsabilità” – ASCOLTA

today19/02/2024 2

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    Marco Carletti, segr. Fillea Cgil Firenze, 19 febbraio 2024

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FIRENZE – “L’unica cosa con cui concordo con il Ministro è che sul perché ci sia stato il crollo bisogna aspettare le indagini e le perizie. C’è troppa sofferenza, sono morte cinque persone, tre sono in ospedale. Abbiamo due morti al nero, e credo non siano solo quei due”. Parole del segretario Fillea Cgil, la federazione degli edili, Marco Carletti, stamani a Novaradio, commentando delle parole pronunciate dalla Ministra del Lavoro, Marina Calderone, ieri durante la sua visita al cantiere di via Mariti.

“Il numero di aziende presenti nella realizzazione del centro commerciale (ben 61, ndr) – aggiunge Carletti – dà la cifra di cosa veramente succede nei luoghi di lavoro e non solo nei cantieri: la deregolamentazione, la libertà di impresa a prescindere. Sono profondamente contrario a tutte le altre frasi espresse dalla Ministra del Lavoro, perché ricordo che appena eletta ha prodotto un accordo con l’Ordine del Consulenti del Lavoro che ha stabilito che l’Ispettorato del Lavoro prima di entrare in un’azienda a fare le visite doveva mettersi d’accordo con il Consulente del Lavoro che certifica la regolarità del rapporto di lavoro. Poi si viene nel luogo di una tragedia a rivendicare rispetto, ma bisogna partire da ognuno di noi a sentirsi minimamente responsabili di quello che si fanno. Noi queste cose come sindacato le stiamo dicendo nel silenzio, da mesi”.  E a chi, come il sottosegretario Durigon in un’intervista a “la Nazione” ha chiamato in causa i sindacati e il loro “ruolo  nei controlli in azienda”, Carletti replica: “Non sa di cosa parla: il sindacato non ha poteri ispettivi, anzi viene cacciato dai cantieri per effetto delle norme approvate durante il suo periodo” al governo.

“Il codice degli appalti pubblici modificato da questo governo – sottolinea  Carletti – introduce il subappalto a cascata”, “senza vincoli, senza limiti” ricorda, e aggiunge: “il disastro è di tal portata che tutti i decreti attuativi del decreto 81 sulla sicurezza qualcuno li ha smontati: Sacconi, Durigon, tutti i governi che sono passati” ma “con sensibilità diverse”. E sulla richiesta di introduzione di “omicidio sul lavoro” taglia corto: “E’ il minimo”, dice ma “se ci fossero stato il settimanale di cantiere i lavoratori al nero non sarebbero potuti entrare, se si fossero applicate le norme del ‘cantiere trasparente’ i lavoratori non assicurati non sarebbero potuti entrare. C‘è una certa filosofia e una certa politica espressa da Durigon e dalla Ministra dice che sono tutti orpelli vecchi e superati, e che dobbiamo consentire alle aziende di lavorare. Bene, lavorano e vengono sacrificati sull’altare del profitto”. E sulla promessa di 850 nuovi ispettori del lavoro per aumentare del 40% i controlli nel 2024, commenta: “Ricordo con orrore quando il governo Prodi assunse 1.00 ispettori e poi vennero messi al Ministero del Lavoro a fare le procedure di Cassa integrazione. Bisogna parlarci con gli ispettori del Lavoro e delle Asl per capire quante difficoltà gli sono state create. La possibilità di essere sapete qual è? Una volta ogni venti anni. Il problema è che in questo paese si è perso sul valore del lavoro”.

 

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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