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Stragi 1943-45, Chiti (ISRT): “Il governo si oppone ai risarcimenti per coprire le responsabilità degli italiani” – ASCOLTA

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    Vannino Chiti. Pres. Ist. Storico Resistenza in Toscana, 23 aprile 2024

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FIRENZE – Per le celebrazioni del 25 aprile arriverà in Toscana il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha scelto per il suo ricordo Civitella in Valdichiana, teatro di una delle più efferate ma meno conosciute stragi nazifasciste: 244 persone trucidate il 29 giugno 1944. Molte delle stragi non hanno visto la condanna di alcun colpevole né risarcimento ai familiari delle vittime. Per sanare questa lacuna, nel 2021 il governo Draghi aveva stanziato un apposito fondo per coloro che avessero ottenuto una sentenza da parte della magistratura. Ma alle prime sentenze di condanna di primo grado – alcune di queste proprio in Toscana come la strage di Pratale o Noccioleta – il governo sta opponendo il ricorso dell’Avvocatura dello Stato. “Una vicenda contraddittoria ed incomprensibile” per il Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Vannino Chiti, che a Novaradio dice: “Si spiega solo in un modo: quando il governo parla di stragi, parla solo di nazisti e di tedeschi. Eppure le stragi vennero compiute anche da fascisti italiani. Il sospetto è che con i ricorsi si cerchi di negare le responsabilità dei fascisti italiani nelle stragi”.

Chiti ai microfoni di Novaradio affronta anche i temi della memoria stoica e dell’attualità della Resistenza:  “Negare i valori della Resistenza significa non riconoscere la Costituzione che su quei valori è fondata” dice, ribadendo che è la caratteristica di una certa destra, italiana ed europea, che punta a cambiare la Costiotuzione e trasformare la democrazia come la conosciamo in una “democrazia illiberale” sul modello dell’Ungheria di Orban. Ma a maggior preoccupazione è non tanto per chi si dichiara “fascista”, ma per l “a-fascismo” che si traduce nell’indifferenza, nella mancanza di partecipazione: “La partecipazione, diceva Piero Calamandrei – ricorda Chiti – è il carburante della democrazia”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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