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TOSCANA – In Toscana ci sono circa 1.500 docenti che, pur avendo regolarmente vinto un concorso pubblico, rischiano di non vedersi riconosciuto il diritto a ricoprire l’incarico a tempo indeterminato. E’ l’effetto della decisione del governo di “congelare” l’immissione in ruolo (con fondi propri) degli idonei vincitori del concorso 2020, e riservare invece una quota di posti per l’anno 2024/25 ai futuri vincitori del concorso finanziato dal Pnrr (con fondi UE).
Per questo oggi scendono in piazza in mezza Italia i docenti precari: a Firenze il presidio si tiene davanti all’Ufficio Scolastico Regionale di via Mannelli 113 (l’ex provveditorato).
“Una decisione che lede i diritti acquisiti e contro cui ricorreremo in tutte le sedi” promette il segretario regionale della FLC CGIL Pasquale Cuomo, confermando tutte le criticità già segnalate nelle settimane scorse in vista del prossimo imminente inizio dell’anno scolastico: nuove immissioni in ruolo insufficienti, ritardi nell’assegnazione delle cattedre: “Solo il 50% è stato assegnato”. Il rischio concreto, calcola il sindacato, è che al ritorno sui banchi il 30/40% dei docenti sarà precario.
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