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PRATO – Prosegue domani, 20 novembre nel ridotto del Teatro Politeama pratese “La farmacia delle parole”, la rassegna a cura di Teatro Metropopolare che costruisce un ponte ideale fra i detenuti del carcere «La Dogaia» e il pubblico cittadino del Politeama, indagando il potere terapeutico della parola all’interno e all’esterno del carcere di Prato.
La sociolinguista, divulgatrice e traduttrice, esperta di linguaggio di genere e comunicazione digitale, sarà in dialogo con la regista e drammaturga Livia Gionfrida, fondatrice di Teatro Metropopolare e ideatrice del format pensato per creare un ponte ideale fra il lavoro di formazione artistica in carcere che Metropopolare porta avanti da sedici anni e il pubblico esterno. Come di consueto, prima l’autrice incontrerà i detenuti dentro le mura del carcere La Dogaia – dove appunto Metropopolare è presente da tempo con un suo progetto di residenza artistica – per poi confrontarsi la sera con il pubblico del Ridotto, per un appuntamento fra teatro e ricerca della parola. Sociolinguista e saggista, Vera Gheno è docente e ricercatrice all’Università di Firenze. Ha collaborato dal 1999 al 2019 con l’Accademia della Crusca e dal 2018 al 2021 con la casa editrice Zanichelli. Molti dei suoi interventi su giornali o riviste sono incentrati sul tema dell’inclusività nel linguaggio o, meglio, come puntualizza la stessa autrice sulle pagine di «Grammamanti» ammettendo i limiti della definizione di linguaggio inclusivo, su un tipo di linguaggio ‘ampio’, rispettoso di tutte le diversità.
Un’edizione tutta declinata al femminile questa de «La farmacia delle parole» con tre voci del nostro tempo sensibili alle tematiche di genere: dopo il primo incontro con Nadia Terranova, e quello del 20 novembre con Vera Gheno, sarà il turno della scrittrice e divulgatrice Giulia Blasi (giovedì 5 dicembre, sempre alle 21). Il biglietto d’ingresso costa 5 euro, acquistabile direttamente alla biglietteria del teatro oppure online su Ticketone. Per informazioni: www.politeamapratese.it