TOSCANA – Sono 1,2 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie indetto per oggi, mercoledì 20 novembre. La mobilitazione è promossa dalle sigle sindacali Anaao Assomed e Cimo-Fesmed e gli infermieri ed altre professioni sanitarie del Nursing Up, che hanno proclamato l’astensione e che manifestano oggi a Roma in Piazza SS Apostoli.
“E’ uno sciopero per difendere il servizio sanitario nazionale – ha spiegato a Novaradio Gerardo Anastasio, segretario toscano di Anaao Assomed – ci fermiamo un giorno, per non fermarci per sempre”.
I principali motivi della protesta toccano i contratti di lavoro, compresi quelli dell’ospedalità privata, a cui “vengono assegnate risorse assolutamente insufficienti”; ma tra i motivi della protesta ci sono anche la mancata detassazione di una parte della retribuzione, la mancata attuazione della normativa sulla depenalizzazione dell’atto medico e sanitario oltre ad un esiguo ed intempestivo incremento dell’indennità di specificità infermieristica, senza estensione alle ostetriche.
“Scendiamo in piazza anche per protestare contro l’assenza di risorse per l’immediata assunzione di personale – continua Anastasio – così come per la mancata introduzione di norme che impegnino i ministeri competenti all’immediata attivazione di Presidi di Pubblica Sicurezza negli ospedali italiani al fine di renderli luoghi sicuri per il personale che vi opera”.
Al momento in Toscana si stima che siano almeno 150 i medici che mancano solo nel Pronto Soccorso, 450 in tutte le specialità “Ma anche tra i medici di famiglia siamo al 30% in meno di medici rispetto al necessario”.