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Regionali 2025, Falchi (Sinistra Italiana) ottimista sull’accordo con PD: “Lavoriamo su sanità, povertà, ambiente”. Ma avverte: “La priorità è lavoro, non armi e basi” – ASCOLTA

today21/05/2025 3

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    Lorenzo Falchi, Sinistra Italiana, 21 maggio 2025

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FIRENZE –  C’è un clima di sostanziale ottimismo nelle fila di Sinistra Italiana dopo il primo incontro, due giorni fa, del tavolo bilaterale con il PD in vista delle prossime elezioni regionali. “L’incontro è stato positivo  – dice stamani a Novaradio  Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto e della segreteria di Sinistra Italiana, tra i partecipanti all’incontro – perché il PD oggettivamente si pone con la volontà di costruire una coalizione che sia anche in discontinuità con l’esperienza di questi 5 anni, c’è l’idea di tenere insieme un nucleo politico che comprenda anche AVS e M5s. E’ la base di partenza, dovremmo velocemente approfondire i programmi e i problemi della Toscana, e le soluzioni vanno trovate insieme”.

I “nodi” da sciogliere sul programma non mancano: dalle infrastrutture ai servizi pubblici, e molto altro. Le distanze rimangono, a partire dalla contrarietà all’allargamento dell’aeroporto di Peretola. Così come riguardo all’operazione multiutility, su cui però Falchi riconosce al Pd di  aver fatto passi avanti (rinuncia alla quotazione in borsa) e mostra fiducioso che anche che si possa superare anche l’ “ultimo scoglio” (ripubblicizzazione). Altra questione “calda” è quella del riarmo e della militarizzazione del territorio, con le patate bollenti della base militare a San Rossore e il comando Nato a Firenze Rovezzano, su cui dal PD no si è levata alcuna critica: “Chiederemo che la prossima giunta su queste questioni avesse delle posizioni chiare e facesse capire che le priorità non sono le armi e le basi”

Il mantra è chiaro: La volontà, in questo momento, rimarca Falchi, è provare ad evidenziare, anziché le differenze, gli elementi comuni di su cui poter costruire la “discontinuità” politica che da Sinistra Italiana si chiede. E che passa per alcune parole d’ordine: rafforzamento delle sanità pubblica, lavoro, contrasto alla povertà e alla diseguaglianza (ad esempio con l’idea di introdurre una sorta di reddito di cittadinanza regionale), ambiente. Temi su cui, più che con il 5s, sarà più complicato trovare una sintonia con Italia Viva: “Nessun veto da parte nostra, se c’è l’accordo su idee e proposte radicali e non annacquate” scandisce Falchi. E sulla questione del nome del governatore, la risposta è sempre quella: “Prima discutiamo di temi, poi sarà la volta delle persone”.

Scritto da: Redazione Novaradio