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Esplosione Calenzano, un minuto di rumore a 6 mesi dalla strage. “Interlocuzione aperta con Eni per la riconversione green” – ASCOLTA

today03/06/2025

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    Bernardo Marasco, segretario Cgil Firenze

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    Serena Spinelli, assessora al sociale Regione Toscana

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    Massimo Pagli, Rlsa Eni Firenze – 03062025

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    Monia Monni, asssessora Protezione Civile Regione Toscaa

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    Giuseppe Carovani, sindaco Calenzano

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FIRENZE – Un minuto di rumore davanti al deposito Eni di Calenzano (Firenze) per ricordare le cinque vittime della strage del 9 dicembre 2024, a sei mesi di distanza dall’esplosione. A promuoverlo la Cgil Firenze, presente il segretario generale Bernardo Marasco; insieme al sindacato anche le istituzioni, dai sindaci dei Comuni della Piana (Giuseppe Carovani per Calenzano, Lorenzo Falchi di Sesto Fiorentino e Andrea Tagliaferri di Campi Bisenzio) e le assessore regionali Serena Spinelli e Monia Monni. Fischietti alla bocca e casco in testa, tutti dietro allo striscione ‘La sicurezza sul lavoro è un diritto’.

“Siamo qui a ricordare che di solito gli incidenti sul lavoro avvengono nelle situazioni di subappalto, di intersezione, quando un’organizzazione del lavoro ha spacchettato il suo ciclo produttivo e non c’è più responsabilità sulla presa in carico di tutti gli elementi di sicurezza”, le parole di Marasco, che ha ricordato l’importanza del quesito referendario numero 4 sulla responsabilità solidale del committente per gli infortuni subiti da dipendenti di imprese appaltatrici o subappaltatrici. “C’è bisogno di adeguati cambiamenti normativi che ancora non ci sono stati”, aggiunge il segretario della Cgil, perché “gli incidenti sul lavoro non sono fatalità, ma frutto di scelte sbagliate che vanno corrette”, per rimarcare la necessità che “la sicurezza sia una priorità dell’intero ciclo produttivo”.

“Un Paese civile non può permettersi tre morti al giorno, non sono mai eventi accidentali”, afferma l’assessora regionale al welfare Serena Spinelli. “Siamo qui per ribadire che vogliamo un lavoro sicuro e dignitoso e che sia adeguatamente pagato”. Con i referendum dell’8 e 9 giugno, aggiunge, “abbiamo un’occasione importante”, per riportare al centro questi temi. “E se le massime cariche di questo Paese” invitano a non andare al voto, conclude Spinelli, “è un motivo ulteriore per andarci”.

Al presidio ha preso la parola anche Massimo Pagli, rlsa Eni della sede fiorentina di via Santelli. “Quanto successo deve essere d’ammonimento perché non ci sia soltanto la parte istituzionale, ma anche un’attenzione giornaliera”. Quando “ti torna in mente quello che è successo”, racconta “ti passano dei brividi incredibili. Non sai mai se quello che fai sia abbastanza o se ti si debba fare sempre di più”. E, sottolinea, resta anche la paura, “dovuta alla consapevolezza che ogni momento può essere fatale se non fai le cose fatte bene”.

Sul futuro del deposito di Calenzano (Firenze) con Eni “c’è un’interlocuzione aperta, ci sono varie possibilità sul tavolo”, a partire dalla proposta del sindaco Giuseppe Carovani, “di una riconversione verso le energie rinnovabili”, ha detto oggi l’assessora toscana all’ambiente Monia Monni. “Questo non è soltanto un luogo di una tragedia, ma anche il simbolo di un’economia che deve tramontare, quella dei fossili. Quindi è una proposta che noi riteniamo assolutamente intelligente sulla quale lavoreremo insieme”.

Per il sindaco Carovani occorre impegnarsi affinché “un’area produttiva così importante possa diventare un luogo dove non solo si produce energia rinnovabile, ma si fa ricerca, sviluppo e si crea lavoro”. Al momento però le il dialogo è stato soltanto con la Regione Toscana: “Abbiamo visto con piacere che hanno sostenuto la nostra proposta” che “confidiamo possa essere accettata anche da Eni”. Anche sui problemi di approvvigionamento emersi dopo l’incidente al deposito di via Erbosa, ha poi aggiunto, “il sistema della distribuzione dei carburanti ha trovato un equilibrio diverso. C’è stata una riorganizzazione, senza nessuno sconvolgimento”.

Scritto da: Redazione Novaradio