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Referendum. La delusione dei promotori del quesito sulla cittadinanza: “Paghiamo anni di propaganda razzista, anche nelle menti più insospettabili” – ASCOLTA”

today10/06/2025

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    Senka Majda 10 giugno 2025

FIRENZE – C’è delusione il giorno dopo l’esito del Referendum sulla cittadinanza, che come gli altri sul lavoro non ha ragiunto il quorum richiesto del 50% di affluenza, tra i promotori della campagna che lo scorso anno riuscì a raccogliere ben oltre le 500mila firme per la presentazione del referendum stesso. “Siamo amareggiati – ha commentato a Novaradio Senka Majda di IParticipate – non siamo ancora pronti, nonostante l’Italia sia già un paese multiculturale, non siamo stati in grado di accettare questa realtà e di andare avanti”.

Proprio il quesito sulla cittadinanza (N.5) è quello che ha ricevuto il maggior numero di No, toccando a livello nazionale il 34,5%, quasi il triplo rispetto agli altri referendum. “Questi numeri dimostrano che c’è una sfiducia generalizzata sulle istituzioni, nelle politiche proposte e che in particolare la cittadinanza italiana rimane uno scoglio ideologico e culturale che non riusciamo a sconfiggere – ha spiegato Senka Majda stamani”. Oltre al mancato quorum, sono proprio i numeri più alti di No raccolti nelle urne a far riflettere: “Purtroppo anni e anni di propaganda razzista, di silenzi, di timidezza legislativa e politica sul tema dell’immigrazione la stiamo pagando anche ora, ed è un percorso che ha attecchito anche nelle menti più insospettabili”.

Scritto da: Redazione Novaradio