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Cantieri, in via Pietrapiana lavori fermi da 60 giorni. Salviamo Firenze: “La giunta si confronti con i cittadini”

today21/07/2025

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    Massimo Torelli, ass. Salviamo Firenze, 21 luglio 2025

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FIRENZE – Un “presidio-aperitivo” per festeggiare – in modo ironico e provocatorio – il cantiere “non finito” di via Pietrapiana a Firenze, i cui lavori sono fermi esattamente da due mesi. A promuoverlo per stasera alle 18,30 l’associazione “Salviamo Firenze” per chiedere all’amministrazione comunale di fare chiarezza e aprirsi ad un confronto vero con la cittadinanza e i residenti.

Il cantiere era partito, con tanto di modifiche alla viabilità e divieti di sosta, nel quadro degli interventi di riqualificazione della zona adiacente al costruendo studentato privato nello stabile delle ex Nuove Poste. Quando è emerso che ciò comprendeva anche lo spostamento dei cassonetti interrati da poco installati all’incrocio con via dei Pepi, è montata la protesta, arrivata fino alle orecchie della giunta.

Un sopralluogo, nei giorni scorsi della vicesindaca Paola Galgani e del presidente Q1 Mirco Ruffilli, ha portato all’annuncio della rimozione del cantiere e della revisione del progetto, con lo spostamento dei cassonetti verso piazza Salvemini. Un piano però che non convince Salviamo Firenze, soprattutto nel metodo: “Il cantiere comincia, è stato scassato il marciapiede, viene fatta una mezza buca. Poi cominciano gli articoli sui giornali, le persone leggono il cartello di cantiere che prevedeva isole ecologiche su quell’angolo. E a quel punto invece di dire ‘questo è il disegno, facciamo un’assemblea pubblica’ è stato abbandonato il cantiere” dice Massimo Torelli di Salviamo Firenze, che chiede che sulla questione innanzitutto si provveda a rimuovere il cantiere: “Basterebbe mandare una squadra di operai che intanto lo restringe di diversi metri”. E che poi apra un vero dialogo: “L’amministrazione ci deve spiegare perché non vanno bene i cassonetti lì dove sono. Perché se se l’unica spiegazione è perché questo disturba lo Student Hotel è un po’ debole….. E poi deve fare un incontro coi cittadini, coi tecnici, le slide, le mappe: quelle cose vecchie, vecchie ma che funzionano perché la cosa che più crea e subire un disagio e non sapere perché”.

Scritto da: Redazione Novaradio