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Carceri, in Toscana 4 suicidi da inizio anno. “Il sistema è già saltato, il governo investa sul personale. In Toscana mancano 800 agenti” – ASCOLTA

today22/07/2025

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    Eleuterio Grieco, segr. UIl Pa Polizia Penitenziaria, 22 luglio 2025

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MASSA – Il 26enne tunisino ritrovato impiccato due giorni nel carcere di Massa dove era recluso già il giorno precedente aveva già tentato il suicidio, ed era stato trasferito di cella, in compagnia di un altro detenuto con problemi psichici. A segnalarlo è la Uilpa Polizia Penitenziaria, a proposito dell’ultimo decesso nella carceri della  Toscana.

La vicenda di Massa, inoltre, segnala per il segretario toscano Eleuterio Grieco, evidenzia il problema della sanità regionale Toscana rispetto all’assistenza dei detenuti malati psichiatrici: “Abbiamo chiuso gli OPG, ma abbiamo creato delle mini OPG all’interno degli istituti della Toscana che vengono chiamati ATSM, dove vengono relegati detenuti che hanno problemi di natura psichiatrica. Però anche lì si paga lo scotto di una sanità regionale che non risponde ai bisogni. Questi detenuti il più delle volte sono curati con le medicine, ma non salvati dalla loro malattia”.

Dall’inizio dell’anno in Italia sono 43 i detenuti che si sono tolti la vita in carcere. In Toscana siamo al 4/o suicidio da inizio 2025, ma se si contano anche le altre morti (compreso il sospetto omicidio di pochi giorni fa a Prato) si arriva a nove persone decedute. “Una strage senza fine e che non può essere certo frenata dal sovraffollamento, come grottescamente affermato dal ministro della Giustizia” denuncia il segretario nazionale Uilpa Penitenziaria Gennarino De Fazio.

Intanto per oggi è prevista una riunione del consiglio dei ministri in cui potrebbero essere presi in esame di provvedimenti relativi al piano carceri. Tra le misure fin qui trapelate, la realizzazione di “celle modulari” da montare in tempi brevi per aumentare la capienza di alcune carceri, la destinazione dei detenuti tossicodipendenti verso strutture non carcerarie e l’adozione di provvedimenti che facilitino l’adozione di pene alternative. Misure che la Uilpa già boccia come “la più classica delle minestre riscaldate” perché non tiene conto della carenza di personale e strutture con cui attuare qualsivoglia riforma.

“Abbiamo superato 62.000 detenuti, abbiamo tassi di percentuale del 133% fino a arrivare al 150% della popolazione detenuta, ciò vuol dire che c’è un sovraffollamento esagerato” denuncia ancora Grieco: “In Toscana ci sono posti per 3160 detenuti, ma ce ne abbiamo 3295, il che rende difficile gestire questa massa di persone, con una forte carenza di personale di Polizia Penitenziaria; siamo quasi a 800 agenti in meno nella Toscana”.

“Il procuratore di Prato dice che il carcere è fuori controllo, noi diciamo da da anni che bisogna investire sul carcere” prosegue Grieco: “Se un agente deve fare tre posti di servizio, è ovvio che non ci sono controlli: non c’è controllo negli ingressi dei pacchi, nella sorveglianza, sui movimenti, su nulla”.

Quando il ministro Nordio parla di nuovi moduli, aggiunge poi, dovrebbe piuttosto parlare di quanto personale si deve assumere: “Se vogliamo aumentare di 10.000 posti detentivi i carceri, e hanno individuato Milano Bollate, Milano Opera, Bologna, Forlì e Perugia, ma non si parla di investimenti per quello che è l’indotto che gira intorno al carcere, il personale”. Anche perché la annunciate assunzioni del governo a inizio legislatura finora sono state poca cosa: “Da quando si sono insediati al governo – precisa – tra pensionati, riformati e quelli andati, via, siamo 160 unità in più”.

Sul piano carceri in arrivo, dice Grieco, “non diamo giudizi, come dire, prima che non vediamo. Ho detto “Noi siamo abituati a misurarci sui contenuti. Certo che – aggiunge però – mi preoccupa il fatto che si amplino gli istituti, ma le cucine, le lavanderie, tutto il sistema che gira intorno poi a quei moduli dove noi ammassiamole persone, fa sì che viene meno tutto quello che è il sistema trattamentale”, ossia la funzione rieducativa. “Se un carcere è nato perché deve funzionare per 500 detenuti, non gliene possiamo mettere 1000”.

Un sistema che per Grieco è “già saltato per il sovraffollamento”: “All’interno di un istituto penitenziario che sia una casa circondariale non possiamo trovare all’interno quattro cinque circuiti diversi”. Proprio quello che invece sta succedendo a Massa, un tempo considerato carcere modello, e ora in evidente difficoltà: “Essendo una casa di reclusione, dovrebbe avere assegnati 112 detenuti con pena definitiva, ma a ieri ne erano presenti 204″. Un sovraffollamento di oltre il 100″%”.

Scritto da: Redazione Novaradio