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Femminicidio come reato, per Artemisia “fatto storico” ma non basta: “Servono fondi ad hoc per formazione e più sostegno ai centri antiviolenza” – ASCOLTA

today25/07/2025

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    Annalisa Gordigiani, Artemisia Centro Antiviolenza, 25 luglio 2025

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TOSCANA – Due giorni fa il Senato ha dato il via libera all’unanimità al ddl che istituisce il femminicidio come reato autonomo, definito come “un atto di discriminazione o di odio verso una persona in quanto donna o come conseguenza del suo rifiuto ad avere o continuare una relazione affettiva” e punito con l’ergastolo. Ora il testo passa alla Camera. Soddisfazione è stata espressa da Annalisa Gordigiani, avvocata e membro di Artemisia Centro Antiviolenza, una delle più importanti realtà toscane, a nome dell’associazione: “Un fatto storico, non tanto e solo come deterrente. Significa dargli un valore sociale e culturale e appunto creare questo nuovo sentimento in cui la violenza maschile non deve essere considerata come un insieme di episodi individuali: è un fenomeno strutturale che riguarda tutti e tutte noi, a partire noi come persone, le nostre famiglie, la società, la democrazia”.

La legge stanzia anche 10 milioni di euro per l’assistenza dei minori orfani di femminicidio. Ancora molto rimane da fare, anche e soprattutto da punto di vista culturale: “Importantissimo – dice Gordigiani – è la formazione dei soggetti che si occupano della tutela di queste situazioni: magistrati, forze dell’ordine. E fondamentale è la formazione anche dei nostri ragazzi, delle nostre ragazze, la sensibilizzazione a tutti i livelli scolastici”. Un punto su cui la politica è ancora debole: “Ad oggi mancano dei fondi ad hoc, quindi tutto ciò che viene fatto anche nelle scuole si basa sulle scelte delle singole scuole”. “Vanno incrementati sicuramente i fondi – aggiunge – oltre al fatto che è importante valorizzare assolutamente il ruolo dei centri antiviolenza, perché  la tutela di queste situazioni non si può improvvisare, deve essere  professionale”.

Anche perché il fenomeno è sempre più “riconosciuto” a livello sociale e culturale, le richieste di aiuto aumentano: i casi di segnalazioni arrivate ad Artemisia di donne con violenza in atto sono state 981 nel 2024 rispetto all’898 dell’anno precedente. C’è poi stato un aumento delle denunce dal 32% al 34%, segno anche di maggiore fiducia nelle istituzioni. Altri aspetti rimangono ancor sommersi: le segnalazioni di casi di violenza ai minori rimangono basse – segnala Gordigiani – e questo può voler dire che il tema della violenza assistita dai minori non si sa cosa sia, o anche che nei tribunali c’è una equiparazione tra situazioni di violenza e situazioni di conflittualità, ma così non è”.

 

 

Scritto da: Redazione Novaradio