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Aeroporti, domani sciopero dei servizi a terra negli scali di Firenze e Pisa. “Lavoro povero e precario inaccettabili” – ASCOLTA

today05/09/2025

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    Marco Chellini, Filt Cgil

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FIRENZE – Sciopero di quattro ore domani 6 settembre, dalle 12 alle 16, dei lavoratori della società Consulta, circa 250 addetti ai servizi di handling (assistenza agli aeromobili, ai passeggeri e al movimento bagagli) negli scali di Firenze e Pisa. “Lavoro povero e precario sono inaccettabili nei ricchi aeroporti della Toscana”, denunciano i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti Toscana, Ugl, Usb Toscana e Cub, che chiedono a Consulta di applicare il contratto nazionale del settore.

Tra le criticità evidenziate nel corso di una conferenza stampa a Firenze, orario part time ‘spezzato’ con pause non retribuite, turni di lavoro comunicati il giorno prima e, più in generale, violazione della normativa generale sull’utilizzo del personale part-time. “Questo comportamento di Consulta, oltre a creare difficoltà, malcontento e opposizione da parte dei lavoratori, determina in modo artificioso un abbattimento dei costi di produzione in un settore completamente liberalizzato, accaparrandosi così un vantaggio illegittimo rispetto alle altre aziende che applicano lo stesso contratto nazionale, quello del trasporto aereo. Tutto questo, sottolineano, nonostante Consulta “sia di proprietà di Aviapatner, che è un membro influente della stessa Assohandlers” associazione di categoria firmataria del contratto nazionale. E avviene, aggiungono, “nel silenzio del gestore aeroportuale Toscana Aeroporti e dell’ente di controllo Enac”.

Per i sindacati “la crescente povertà delle lavoratrici e dei lavoratori, allargata anche al settore dell’handling del trasporto aereo” stride con l’andamento del comparto aeroportuale, “che negli ultimi anni vede un incremento straordinario di passeggeri e di profitti legati all’esplosione della domanda di trasporto aereo anche nella nostra regione. Di fatto tutti questi profitti producono lavoro povero e contratti di lavoro inaccettabili”.

“Con lo sciopero – spiega Marco Chellini di Filt Cgil a Novaradio – cerchiamo di dare un segnale e cerchiamo di aprire un confronto serio con questa azienda che fino a ora non si è mai mostrata disponibile per provare a risolvere queste questioni e comunque applicare il contratto correttamente.”.

Scritto da: Redazione Novaradio