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Caso Prato, Tommaso Cocci ritira la candidatura. Pronta la deputata Chiara La Porta. Tomasi: “In lista nessun indagato”

today10/09/2025

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PRATO –  “Io sono una persona perbene, faccio un passo indietro per me stesso e per dedicarmi a chi mi è vicino e mi vuole bene”. Tommaso Cocci (FdI) si ritira dalla corsa per le elezioni regionali. L’avvocato di 34 anni, già capogruppo dei meloniani a Prato, è stato oggetto negli ultimi mesi di ricatti e lettere minatorie e proprio oggi la procura di Prato ha reso noto di aver indagato e perquisito due colleghi, Claudio Belgiorno (FdI) e Andrea Poggianti, vicepresidente del consiglio comunale di Empoli, uscito dal partito nel febbraio scorso.

“I reati che ho subito e che ho prontamente denunciato sono stati strumentalizzati per provare a dimostrare che a Prato destra e sinistra sono negli stessi guai. Altri sono accusati di essere corrotti e corruttori. Io sono una persona perbene che ha dedicato una vita alla politica: ho reagito con fermezza perché non ho intenzione di farmi ricattare”. “Sono stato vittima – prosegue – anche di violazione della privacy e revenge porn. Fatti che mi hanno provocato mesi di dolore e sofferenza psicologica. Per il bene di Prato non voglio che si continui a parlare di reati che mi riguardano come persona offesa: la città merita una campagna elettorale sui tanti problemi che la affliggono.

Con il ritiro di Cocci e l’indagine per revenge porn e diffamazione a carico del suo collega di partito, vengono meno due dei principali “papabili” per la candidatura a Consigliere regionale. Le liste dei Fratelli d’Italia sono così azzerate. L’alternativa, almeno per la figura di capolitsa, però, c’è già: la giovane deputata pratese di FdI Chiara La Porta, che si è detta pronta anche a lasciare il seggio in Parlamento.

Sulla vicenda è intervenuto ieri anche il candidato governatore per il centrodestra e coordinatore regionale di FDI, Alessandro Tomasi: “Mentre i responsabili nazionali stanno chiudendo le liste per le regionali ribadisco la mia posizione” “netta: credo che i nomi dei candidati debbano essere credibili e inattaccabili da ogni punto di vista. La magistratura, che ringrazio, farà luce sulla vicenda di Prato ma politicamente ritengo che nessuno debba essere immune dalla questione morale”. “Non cambio idea: in lista non possono esserci” indagati nè “profili che possano minare l’attendibilità del nostro progetto”.

Scritto da: Redazione Novaradio