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Partecipazione, democrazia e pace: a Firenze l’incontro nazionale ACLI : “Dalla politica serve più attenzione al Terzo Settore” – ASCOLTA

today26/09/2025

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    Emiliano Manfredonia, pres. naz ACLI – 26 settembre 2025

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FIRENZE – Si svolge in questi giorni a Firenze l’Incontro nazionale di studi delle Acli, che riunisce qualcosa come 400 rappresentanti da tutta Italia e anche da alcuni paesi esteri punto l’occasione e fare il punto sullo stato di salute dell’associazione – 200 circoli e 30.000 iscritti solo in Toscana – e più in generale del terzo settore un’attenzione quest’anno  in particolare al tema della democrazia e della partecipazione, comprese questioni come la cura dei beni comuni e il welfare comunitario.

In primo piano rimane il tema della valorizzazione del mondo del volontariato e il rapporto con la politica, a partire dalla legge sul Terzo Settore: “E’ una buona legge perché comunque ha dato un quadro di dignità a tutto il mondo del terzo settore” dice a Novaradio Emanuele Manfredonia, presidente nazionale ACLI: “Ma i decreti attuativi, anche quelli che si stanno discutendo ora, si sta facendo grande fatica perché si impone al volontariato tutta una serie di burocrazia” che”aumenta i costi, la fatica dei volontari”. “C’è poi tutto il tema da parte fiscale – aggiunge – che non è ancora chiarito: c’è un dialogo, sembra, con l’Europa, ma è un dialogo che sta andando avanti, ormai da 7-8 anni e quindi  siamo in una via di mezzo, non sappiamo alle volte proprio nemmeno come comportarci e poi c’è il tema dell’IVA. C’è un impegno fortissimo, tra l’altro una grandissima alleanza tra Acli e Arci sul su questo tema, soprattutto sull’IVA, sulla fiscalità proprio per mettere in condizione i nostri soci, i nostri volontari, i nostri dirigenti di poter fare meglio il proprio mestiere“.

Sullo sfondo, ma presentissimo, il più generale tema della pace e della guerra. Proprio su questo oggi pomeriggio si terrà la passeggiata “Cammino per la pace”, che partirà dalle 18:30 da Ponta alle Grazie fino all’Abbazia di San Miniato al Monte. “Vediamo come dalla invasione della Russia all’Ucraina, la risposta è stata solo armata – dice ancora Manfredonia – e questa risposta armata ha portato il mondo in 2 anni e mezzo ad essere completamente in pericolo per non parlare di quello che sta succedendo a Gaza, questo genocidio, no? Ecco, dopo 80 anni dalla Seconda Guerra Mondiale, siamo veramente esterrefatti. La pace è giustizia sociale soprattutto, quindi è lì che va trovata la pace, non nella difesa solo armata, ma la trovata nei diritti, nel combattere le disuguaglianze. Le associazioni, nel modo di fare di essere, nelle cose che dicono, nelle manifestazioni, nella profezia, come sta facendo in questo momento Flottilla, credo che sia fondamentale per far vedere che il mondo, la gente, la democrazia dal basso vuole la pace”.

Scritto da: Redazione Novaradio