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Via dal Livorno la portacontainer israeliana con i suo carico. CGIL: “Una vittoria di tutta la città” – ASCOLTA

today01/10/2025

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    Gianfranco Francese, segr. Camera del Lavoro di Firenze, 1 ottobre 2025

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LIVORNO – Alla fine hanno vinto i portuali di Livorno, la Cgil che aveva proclamato lo sciopero, e tutta la città che si era schierata a loro fianco nel dire “no” allo scarico di merci israeliane. E così, ieri pomeriggio, così come era arrivata, la nave portacontainer “Zim Virginia” se ne è andata dal porto di Livorno, senza che sia stato sceso a terra nemmeno uno spillo.

“Non siamo di fronte a una guerra, lì c’è un massacro, un genocidio che avviene oramai da due anni nel più grande campo di concentramento a cielo aperto dalla Seconda Guerra Mondiale in poi e c’è un massacro della popolazione civile” ricorda Gianfranco Francese, segretario della Camera del Lavoro di Livorno:  “Di fronte a questo i lavoratori portuali hanno espresso molto chiaramente il loro la loro rabbia, la loro indignazione rifiutando di lavorare di lavorare un cargo israeliano, volendo in qualche modo dare anche un segnale molto preciso ai componenti del cargo, che siano anche da questo punto di vista ambasciatori per il governo di Netanyahu del fatto che non si può pensare di massacrare la popolazione civile e di continuare a girare impunemente per il mondo, come se nulla fosse“.

Nel pomeriggio di ieri la nave, che stazionava al largo dell’sola dell Gorgona, ha fatto il suo ingresso in porto, ma di fronte alla netta indisponibilità dei portuali a scaricare il cargo, importante è stata la mediazione del Prefetto, che ha convinto gli armatori a desistere dal forzare la situazione. Ai lavoratori era arrivata la solidarietà e l’appoggio anche del sindaco della città, Luca Salvetti. “E’ una vittoria dei lavoratori portuali e di tutta la comunità livornese, queste cose hanno un senso se c’è dietro una comunità che sostiene – rivendica Francese – perché i lavoratori possono metterci la loro faccia, fare anche un sacrificio di natura economica in tempi grami dal punto di vista anche economico; siamo un’organizzazione non solo di rappresentanza di interessi, ma anche di rappresentanza di valori e questi valori hanno trovato in tutta la comunità livornese una piena rispondenza”.

“Livorno – ha aggiunto – sta scrivendo pagine importanti che però affondano le radici nella storia di una grande città che ha fatto del rispetto dei diritti umani, della libertà, un tratto genetico fondamentale.  Da Livorno possiamo dire che noi abbiamo dato un contributo anche innovativo da questo punto di vista. C’è uno sciopero etico perché si sciopera non solo per migliorare le proprie condizioni salariali, si sciopera anche per affermare i diritti umani”.

Uno sciopero che è pronto a ripartire subito, a sostegno della Flotilla in caso di attacco: “Se ci sarà, come purtroppo sembra profilarsi, un’azione ostile aggressiva nei confronti della flotta, la risposta che sarà la CGIL l’ha già decisa, ma non solo la CGIL e anche altre organizzazioni: quella dello sciopero generale”.

 

 

Scritto da: Redazione Novaradio