Cultura

Il teatro civile è protagonista di “Freedom”, la rassegna a cura di Catalyst – ASCOLTA

today14/10/2025

Sfondo
share close
  • cover play_arrow

    Emilia Paternostro, Catalyst

+

FIRENZE  – I conflitti etnici e religiosi, il pregiudizio razziale, il lavoro e la sicurezza, l’accessibilità, l’uguaglianza di genere e i diritti LGBTQIA+, il cambiamento climatico, la libertà di espressione e la memoria civile. Sono questi i temi al centro della seconda edizione della rassegna “Freedom”, organizzata dalla compagnia Catalyst nell’ambito dell’Autunno Fiorentino del Comune di Firenze dal 18 ottobre al 19 novembre.

In programma 15 appuntamenti, fra spettacoli, conversazioni e laboratori, diffusi in tutti i quartieri della città, fra luoghi e spazi diversi: teatri e biblioteche comunali. Ad inaugurare la rassegna al Teatro Reims “La Romanina”, di e con Anna Meacci, lo spettacolo dedicato aRomina Cecconi, tra le prime in Italia a sottoporsi a un intervento per la riassegnazione di genere.

In un mondo segnato da profondi cambiamenti climatici, conflitti globali e scelte politiche complesse, che ruolo abbiamo nella costruzione di un pianeta libero, in equilibrio tra ambiente, pace e diritti? Nasce da qui “Free Planet” con Giorgia Calandrini e Guido Targetti, la regia di Riccardo Rombi, in scena lunedì 20 ottobre (ore 18, Teatro delle Spiagge). L’attenzione all’attualità sociale e politica è anche al centro di “Lavoro da morire”, in memoria di Luigi Coclite, Mohamed El Farhane, Taoufik Haidar, Bouzekri Rahimi e Mohamed Toukabri, i cinque operai che persero la vita nel crollo del cantiere Esselunga di Via Mariti. Dedicato alla tragedia quotidiana e irrisolta delle morti sul lavoro, lo spettacolo, con testo e regia di Riccardo Rombi, narra il lavoro come diritto e mezzo di sopravvivenza (venerdì 24 e sabato 25 ottobre ore 21.30, Laboratorio Teatro Puccini).

Vincitore del bando “Binario vivo – Vite dimenticate” del Teatro Nuovo di Pisa e selezionato per la rassegna “Morsi” della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, “A volo d’angelo”, con Michelangelo Canzi, il testo e la regia di Federica Cottini, ci racconta la storia di Crazy Bosnian guy, una guida turistica che ci accompagna per le strade della sua città, Mostar, nel sud della Bosnia Erzegovina. È loquace, sopra le righe: il suo soprannome se l’è guadagnato sul campo. Mentre il tour procede, veniamo risucchiati nel turbine dei ricordi. Crazy Bosnian guy negli anni Novanta era un ventenne e la guerra nei Balcani è ancora viva nella sua memoria (giovedì 30 ottobre ore 21, Teatro delle Spiagge).

“Freedom” prosegue a novembre con “Racconto personale”, di e con Mamadou Diakité, un ragazzo della Costa d’Avorio che si è messo in viaggio “senza valido motivo”, senza una guerra, senza una persecuzione, ma semplicemente pensando di avere diritto a un’occasione nella vita per inseguire un sogno. La vera storia di Mamadou, con la collaborazione alla riscrittura di Stefania Marrone, produzione Bottega degli Apocrifi, è un progetto che si ispira a quello della Human Library nata in Danimarca, nella convinzione che raccontarsi sia il modo migliore per avvicinarsi agli altri. Lo spettacolo è in programma alla Biblioteca Mario Luzi (giovedì 6, ore 17) e alla BiblioteCaNova (venerdì 7, ore 17). “Down” è invece il racconto della paura di una madre di mettere al mondo una figlia con la sindrome di down e del coraggio di una figlia di affrontare le paure a cui la vita la sottopone. Una produzione Collettivo Clochart, con Giorgia Benassi, Viviana Pachin e Michele Comite, che firma la regia (martedì 11 ore 21, Teatro Cantiere Florida).

Ogni spettacolo sarà sempre seguito da un incontro tematico per condividere con il pubblico occasioni di riflessione e momenti di confronto. In programma anche laboratori-spettacoli dedici alle classi della scuola secondaria.

Scritto da: Redazione Novaradio