Roghi nell’oasi della Querciola, esposto di Legambiente: “Serie concentrica e inquietante di attacchi al Parco della Piana” – ASCOLTA

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SESTO FIORENTINO (FIRENZE ) – Ben 14 roghi hanno colpito in poco più di 4 mesi l’Oasi della Querciola nella piana di Sesto Fiorentino, con il fuoco che ha percorso 27 ettari di terreno e distrutto tre capanni di osservazione degli uccelli migratori. Un’escalation di origine ignota ma di natura chiaramente dolosa che ha portato  Legambiente Toscana, che gestisce l’area, a presentare un esposto alla magistratura.

“La misura l’abbiamo ritenuta colma – spiega oggi a Novaradio Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana – e siamo andati a denunciare questa serie concentrica impressionante di episodi che ha comunque creato dei danni importanti, ovviamente alla vegetazione, a tre capanni di monitoraggio e avvistamento della fauna che sono andati completamente distrutti. Una situazione inquietante che non merita di essere sottovalutata”.

Ma chi è che può avere interesse a danneggiare un’area naturalistica protetta come quella della Querciola? “Non faccio illazioni – dice Ferruzza  – quello che mi sento di dire è che quello è un brano importante, essenziale del Parco della Piana, un’icona di una intera comunità”. Ma anche, aggiunge, “una delle aree che potrebbe essere essere del tutto obliterata”, perché è “sulla testata della nuova pista” del masterplan dell’aeroporto di Peretola. Progetto che ancora non ha visto il via libera definitivo da parte dei Ministeri, e su cui Legambiente ribadisce la propria contrarietà: “E’ un percorso quello che noi avverseremo con tutti i mezzi democratici, civili e anche che ci saranno consentiti”.

Dopo la denuncia di Legambiente, il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi ha fatto richiesta al prefetto di convocazione di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica: “Il sindaco, la comunità, le istituzioni sono sempre state molto vicine” dice Ferruzza: “Qui il tema è andare a capire se qualcuno ha in animo di di impaurire o comunque di sfogarsi in un ambito che però è un bene comune di tutti”.