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“No ai tagli a scuola e università”, studenti in piazza oggi a Firenze e Pisa – ASCOLTA

today14/11/2025

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    Andru Budacu Ferrari, rappr. “sinistra per” in Senato Accademico UniPI – 14 novembre 2025

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PISA / FIRENZE – In piazza stamani, anche in Toscana come in molte altre città italiane, studenti medi e universitari che protestano contro il definanziamento della scuola e della ricerca, contro le riforme da parte del governo. E se l’Unione degli Studenti chiama in piazza i licealo per “Un’altra scuola possibile”, gli universitari sono sul piede di guerra contro i tagli agli atenei e una serie di riforme che a loro giudizio minano l’università pubblica e indipendente.

A Firenze un presidio dalle 9 si è riunito presso la Casa dello Studente “Calamandrei” in viale Morgagni. A Pisa invece  gli universitari – che in segno di protesta hanno occupato per alcuni giorni il “Polo Carmignani” – stamani si sono dati appuntamento in piazza Dante, da dove è partito un corteo per le strade del centro città, toccando tra l’latro via San Frediano e piazza dei Cavalieri, sede della Scuola Normale – teatro nel febbraio 2024 della repressione del corteo studentesco da parte delle forze dell’ordine.

“Dall’anno scorso il Ministero dell’Università della ricerca sta promuovendo un attacco che è sia culturale che sia istituzionale alle università” racconta Novaradio Andru Budac Ferrari, rappresentante do “Sinistra per…” in Senato Accademico di UniPisa: “Ci sono stati tagliati 800 milioni di euro alle università pubbliche, e a Pisa abbiamo visto dei tagli di bilancio drastico: siamo un po’ in in mutande, e questa è responsabilità di un governo che non vuole evidentemente definanziare l’università pubblica. E poi le riforme sull’università di questo autunno: si prospetta l’entrata nei consigli di amministrazione delle università di un rappresentante del del ministero, si vuole allungare il mandato dei Rettori che sono già dei sultani da 6 a 8 anni – un mandato addirittura più lungo di quello del Presidente della della Repubblica”. “Noi – dice – vogliamo difendere la l’università pubblica, ma anche concederci quasi il lusso di immaginarci anche una un’università diversa”

Scritto da: Redazione Novaradio