Cultura

Dal Gospel a Pirandello per la stagione 2025/2026 del Teatro Moderno Agliana – ASCOLTA

today01/12/2025

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    Carlo Coda, direttore artistico del teatro

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FIRENZE – Sei appuntamenti in abbonamento e un’anteprima fuori abbonamento nel segno del gospel, è in partenza la stagione 2025/26 del Teatro Moderno di Agliana realizzata grazie alla collaborazione tra la Fondazione Toscana Spettacolo onlus e l’amministrazione comunale.

Il sipario del Moderno si alza venerdì 19 dicembre (ore 21) per l’anteprima di stagione (fuori abbonamento), nel segno del gospel, affidata a The Women Of God. The Women of God è una formazione composta da 9 elementi (6 cantanti e 3 musicisti), le ‘Donne di Dio’, come suggerisce il titolo della band. Il concerto viene proposto nell’ambito del Toscana Gospel Festival.

La stagione in abbonamento si apre sabato 17 gennaio (ore 21): Alessandro Benvenuti e Marina Massironi sono i protagonisti de “La Tigre” di Ramon Madaula, per la regia di Alessandro Benvenuti. Sabato 24 gennaio (ore 21), dal romanzo di Luigi Pirandello, per la regia di Giorgio Marchesi e Simonetta Solder, va in scena “Il fu Mattia Pascal”. Le vicende di Mattia Pascal raccontate sottolineando l’ironia presente nel testo, sperimentando un linguaggio che possa essere accessibile a tutti, anche e soprattutto alle nuove generazioni.

La stagione prosegue sabato 14 febbraio (ore 21): Alessandro Riccio e Claudia Allodi portano in scena “La meccanica dell’amore”. Sabato 7 marzo (ore 21) dalla commedia Sentimental di Cesc Gay, al Teatro Dante arriva “Vicini di casa” con Amanda Sandrelli e Gigio Alberti, per la regia di Antonio Zavatteri. Venerdì 27 marzo (ore 21:00) è il momento di Katia Beni, in scena con “Tutto sotto il tetto”. Per l’ultimo appuntamento in stagione, giovedì 9 aprile (ore 21), al Moderno arriva Giovanni Scifoni, protagonista di “Frà – San Francesco, la superstar del medioevo”. Un monologo, orchestrato con le laudi medievali e gli strumenti antichi di Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli, che si interroga sull’enorme potere persuasivo che genera su noi contemporanei la figura pop di Francesco, ripercorrendo la vita del “poverello” di Assisi e il suo sforzo ossessivo di raccontare il mistero di Dio in ogni forma, fino al logoramento fisico che lo porterà alla morte.

Scritto da: Redazione Novaradio