Regionali, il 18 febbraio il TAR deciderà sul ricorso di Toscana Rossa: “Legge elettorale sbagliata” – ASCOLTA

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FIRENZE – Il TAR della Toscana ha dichiarato ammissibile il ricorso presentato da Toscana Rossa contro l’esclusione dei propri rappresentanti dell’ultima edizione al consiglio regionale: l’udienza di merito è stata fissata il 18 febbraio (non è stata presentata richiesta di sospensiva). Il ricorso si fonda sul riconoscimento di quei voti – alcune migliaia – che gli elettori hanno espresso tracciando un croce sul nome della candidata governatrice Antonella Bundu ma non all’unica lista che la sosteneva: secondo gli esponenti di Toscana Rossa l’intenzione dell’elettore è chiara, e i voti vanno attribuiti, come già avvenuto per un caso analogo nelle elezioni regionali del Veneto del 2015.

Se il TAR dovesse accogliere il ricorso, in base ai calcoli di Toscana Rossa verrebbero eletti 1-2 consiglieri: uscirebbero dal Consiglio i due consiglieri di opposizione risultati “ultimi eletti” – Marco Guidi di Fratelli d’Italia e Marco Stella di Forza Italia –  e anche nella maggioranza potrebbero esserci cambiamenti.

“Questa legge elettorale va assolutamente cambiata perché 72.300 e passa persone sono senza una rappresentanza” ha dichiarato Antonella Bundu: “Noi stiamo contestando la legittimità costituzionale di ostacoli che vengono posti di proposito” alla rappresentanza, dice, “ma anche politicamente vediamo quel che manca all’interno di questo Consiglio: c’è bisogno di qualcuno veramente di sinistra, che sia anche all’opposizione, che riesca a portare fuori quello che è all’interno di quel consiglio regionale. L’abbiamo visto per 5 anni è mancata quella voce e non deve più mancare”.

 Tra le forze della lista, Bianca Galmarini di Possibile ha sottolineato che ci sono “72.321 voti che chiedono giustizia perché vogliono una rappresentante costante sul territorio”, Leonardo Masi di Rifondazione Comunista si è detto fiducioso “che il ricorso abbia un ottimo risultato” mentre Francesca Trasatti di Potere al Popolo ha spiegato che “la lista Toscana Rossa ha dimostrato che esiste una parte dell’elettorato che non si sente rappresentata né dalla destra né dal campo largo”.