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Sputnik - Intervista ai Leatherette on stage @ Exfila! - 19 dicembre 2025
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FIRENZE – Provate a immaginarvi una mega terrazza “a verde”, con pergole ricoperte di rampicanti, siepi e fiori, con tanto di piscina dalla vista spettacolare sulla Cupola del Brunelleschi, dove poter immergersi – magari mentre si sorseggia un cocktail – ammirando da vicino lo skyline fiorentino del Campanile e della Torre d’Arnolfo.
Un sogno? Per molti, forse. Ma che potrebbe diventare a breve realtà per i facoltosi ospiti del “Four Season Hotel” di Firenze, uno degli alberghi “luxury” più noti della città: la grande terrazza panoramica con piscina e “area relax” dotata di tutti comfort è infatti parte dei lavori di trasformazione in corso dell’ ex Villa “Ruspoli”, tra viale Matteotti e via Capponi.
Il nucleo originario di villa Ruspoli risale ai tempi di Firenze Capitale, mentre la porzione su via Capponi è stata completata ad inizio degli anni Trenta del 900. A lungo sede principale del liceo scientifico “Castelnuovo” e più recentemente adibito ad uffici, l’immobile è stato acquisito alcuni anni fa proprio dalla proprietà del Four Season – la Cu.Gi.Mi., a sua volta parte del gruppo “Constellation Hotels Holding Ltd Soc Anonyme” che fa capo ad un fondo finanziario del Qatar – che così ha colto l’occasione di aggiungere un tassello urbanistico “di pregio” (e vincolato), direttamente confinante con il monumentale Giardino della Gherardesca che già fa parte dell’hotel.
La proprietà del Four Season, tramite il committente dei lavori, la società “Cu.Gi.Mi. Matteotti” nel 2022 ha presentato una Scia per “fusione edilizia e cambio di destinazione da direzionale a ricettiva, con modeste opere strutturali ed impiantistiche”, come da tempo riferito da articoli a stampa. La trasformazione da uffici ad albergo si è resa possibile dal fatto che la Scia è stata presentata prima dell’approvazione nel 2023 del Piano Strutturale e del Piano Operativo Comunale, il che ha permesso di evitare lo stop ai nuovi alberghi in area Unesco, come peraltro in altri casi di grandi immobili storici del centro trasformati in mega hotel. In questo caso però, ai lavori di ristrutturazione e riqualificazione interna si è associato un intervento anche sugli esterni: la corte tergale, il lato interno, ma soprattutto la grande terrazza calpestabile.
I lavori presentati – la progettazione è affidata agli studi Vita-Schultze e Bevilacqua, con la direzione lavori alla romana Artelia e la progettazione paesaggistica dei fiorentini Makia – facevano inizialmente riferimento alla realizzazione di albergo con non più di 25 camere. Che però non si trattasse di lavori di “edilizia leggera” è apparso subito chiaro agli abitanti della zona all’avvio dei lavori, nel maggio 2024: prima con il montaggio di una grande gru dell’impresa Cev di Treviso (incaricata delle opere strutturali e già attiva a Firenze in grandi operazioni come i lavori di Palazzo Serristori). Poi, con l’installazione di una grande piattaforma sopraelevata ad uso del cantiere che occupa una buona parte dell’adiacente Piazza Isidoro Del Lungo. Infine, con l’inizio delle lavorazioni vere e proprie, che hanno interessato la demolizione di gran parte dei volumi interni per realizzare nuove scale, corridoi e camere.
“Gli operai lavorano incessantemente, dalla mattina a alla sera, con un rumore assordante di trivelle e martelli pneumatici, sono costretta a tenere sempre chiuse le finestre” lamenta M.F., una signora straniera che ha preso dimora nei pressi poco prima dell’avvio dei lavori, e che si è ritrovata la “sorpresa” del cantiere a due passi da casa. “Il cantiere occupa metà della piazza, e i posti per il parcheggio si sono ridotti” segnale un frequentatore della zona per motivi di lavoro.
Il pesante impatto dei lavori è risultato evidente quando i lavori hanno iniziato ad interessare il rifacimento / consolidamento dei solai e altri elementi strutturali: “Hanno svuotato l’edificio dall’interno, da cima a fondo, e rifatto i solai con nuove enormi longarine di ferro: guardando attraverso i finestroni di via Capponi lo si vede chiaramente” racconta con amarezza F., che ricorda di aver frequentato proprio in quel luogo gli anni del liceo.
“Hanno demolito anche l’interno del conventino delle suore, guardate come l’hanno ridotto” osserva con aria triste un’altra residente del quartiere, facendo notare i visibili segni di frattura verticale che compaiono sulla facciata, per effetto dei lavori di risistemazione interna. I lavori infatti non riguardano solo lo stabile dell’ ex Villa Ruspoli, ma anche la vicina Casa delle Serve di Maria Riparatrici di via Capponi: si tratta dell’ultimo residuo del Convento nato ad inizi del ‘900 che si estendeva su un ampio fronte di via Capponi tra i civici 58 e 46 e che comprendeva anche la “Chiesa della Capponcina” – tutti immobili acquisiti negli anni scorsi sempre dal Four Season Hotel ed adibiti a spazi alberghieri.
Dalle segnalazioni dei residenti sul quel cantiere così “ingombrante” è partita una richiesta di accesso agli atti agli uffici dell’Urbanistica da parte del consigliere di Sinistra Progetto Comune, Dmitrij Palagi, da cui sono emersi anche altri particolari del progetto, tra cui la vasta area relax con piscina da realizzare sul tetto. Dai documenti sottoposti alll’approvazione della Paesaggistica (l’autorizzazione è datata 21 novembre 2023) per la verità si parla di “vasca ricreativa”, leggermente sopraelavata e di modesta (ma non specificata) profondità, ma a tutti gli effetti destinata ad occupare buona parte del lato sud della terrazza, come si intuisce anche ad occhio nudo: nel progetto finale sarà protetta da un parapetto con finestre e pannellature vetrate, da cui i fortunati ospiti dell’hotel potranno ammirare direttamente il Duomo e gli altri monumenti.
Lo specchio d’acqua sarà il fulcro di un esclusivo e raffinato “rooftop verde”, caratterizzato da strutture metalliche a pergolato ricoperte di piante rampicanti, aiuole con piante e fiori, e alte siepi, in modo da “mascherare” con il verde le strutture moderne (e preservare la privacy degli ospiti). Sarà ricoperta di piante anche la scala di emergenza che sarà realizzata sul lato interno per esigenze di sicurezza, creando una sorta di “torre verde”.
Non solo: a completare le opere sul tetto ci sarà anche un nuovo accesso tramite ascensori che saranno realizzati ex novo, necessario per garantire l’accessibilità alla terrazza ai futuri fruitori di un’ “ospitalità di tenore”. Benché infatti l’immobile sia inserito nell’area “nucleo storico (zona A)” come come “tessuto storico o storicizzato” – e quindi sottoposto a rigide regole riguardanti le modifiche di forma, profili e volumi – è ammessa l’installazione di alcuni tipi di impianti tecnologici. Nelle carte si parla di un volume tecnico, “declinato con linguaggio contemporaneo e ben distinguibile, con struttura metallica e pannellature vetrate”. Un piccolo “cubo di metallo e vetro”, verrebbe da dire, cui si aggiungerà anche un’ulteriore “volume tecnologico come extra-corsa di un altro ascensore”, che andrà a modificare le altezze del manufatto, oltrepassando di poco il tetto dell’altana già esistente.
Tutte modifiche, si spiega nelle carte di progetto, che riguardano porzioni non visibili dai fronti strada e non caratterizzate da elementi di particolare pregio. Per quanto riguarda il terrazzo, gli interventi sono volti a potenziare la “vivibilità” dello spazio, senza alterarne “sostanzialmente” la sagoma, nell’ottica di una “ospitalità di tenore interessata ad una percezione urbana inedita”. Ma nell’insieme delineano un intervento rilevante, che non risulta mai essere stato sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale.
Altre modifiche all’immobile, infine, riguardano il lato sud dell’immobile, che “guarda” diritto verso il Duomo. La facciata, originariamente senza alcuna finestra, nella carte di progetto viene descritta come “un non-finito” inaccettabile, sordo ed inadeguato”, e per questo se ne propone un ridisegno che prevede l’apertura di nuove finestre e pannellature vetrate. Una soluzione chiaramente più consona per dare luce a camere d’albergo, che per di più avranno un indimenticabile affaccio sul Cupolone del Brunelleschi.
(Riccardo Pinzauti)
Guarda le foto del cantiere sul tetto dell’ex Villa Ruspoli
Guarda le foto del cantiere dell’ex conventino delle Serve di Maria Riparatrici
Scritto da: Redazione Novaradio
cubo dmitrij palagi Firenze Four Season Hotel piscina terrazza
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