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Wish Parade, sabato il corteo danzante da Novoli alle Cascine: “Più spazi per l’aggregazione e la cultura giovanile dal basso” – ASCOLTA

today20/05/2025

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    Wish Parade 2025, organizzazione e percorso

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    Wish parade 2025, il manifesto politico

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FIRENZE – Tutto pronto per la seconda edizione della “Wish parade” che dopo il successo dell’anno scorso (11 mila presenze), si appresta a tornare ad invadere le strade della città. Sabato prossimo 24 maggio, la Rete dei Collettivi Wish Parade darà vita ad corteo danzante, colorato e rumoroso per dare corpo e presenza alle rivendicazioni dalle diverse realtà di un movimento giovanile variegato, ma concorde sui principi enunciati in un manifesto fondato su “antifascismo, antirazzismo, anticolonialismo, transfemminismo” e sulla rivendicazione di maggiori spazi per l’aggregazione sociale dal basso  e per la promozione di cultura autogestita e al di fuori delle logiche di consumo.

Il corteo, composto da quest’anno da 18 carri, porterà in trionfo la “Venere Biomeccanica” – scultura simbolo da poco riscoperta delle rivendicazioni di “safer spaces” in città – si muoverà da viale Forlanini a Novoli, puntando poi verso piazza Puccini e via Ponte alla Mosse, per raggiungere piazza Vittorio Veneto ed entrare nel Parco delle Cascine, fino al Prato del Quercione dove la festa si concluderà con alcune ore di musica e decompressione.

“Non sarà solo l’occasione di fare una festa, ma di impugnare la festa come strumento di costruzione di rete, lotte, relazioni, progetti” rivendicano gli organizzatori. Innanzitutto per sottolineare la richiesta di libertà, autodeterminazione, autorganizzazione, anti-discriminazione contro l’ondata repressiva ben rappresentata dalle recenti leggi del governo – dalle norme anti-rave al “DL sicurezza”.

Tra richieste concrete, quelladi uno “spazio polifunzionale, laboratoriale e ricreativo che legittimi le pratiche di autorganizzazione” e di aggregazione giovanile fondato su “orizzontalità, responsabilità diffusa, libera accessibilità, gratuità”, in una città in cui sopravvivono isolati esempi del genere, tra cui La Polveriera Spazio
Comune, ma anche il sostegno da parte delle istituzioni dei progetti di riduzione del danno degli operatori di strada, tra cui quello denominato “Extreme” attivo dal 1999 ma attualmente definanziato, come impegno concreto a combattere la discriminazione e a garantire che nessunə venga escluso dai servizi di salute o sociali.

 

Scritto da: Redazione Novaradio