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Deposito ENI di Calenzano, Legambiente chiede con un presidio: “Stop Fossili, Start Rinnovabili” – ASCOLTA

today13/06/2025 2

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    Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana

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FIRENZE – Sabato 14 giugno alle ore 10 davanti al deposito ENI di Calenzano in Via Erbosa – dove l’esplosione del 9 dicembre 2024 causò 5 morti e 26 feriti – Legambiente Toscana organizza una mobilitazione popolare per chiedere lo “stop delle fonti fossili, cariche di pericoli per l’ambiente e per lavoratori e lavoratrici”.

Il luogo secondo l’associazione è “l’icona di quel passato insostenibile che è necessario mettersi definitivamente alle spalle”. “Le fonti fossili – spiegano ancora – hanno segnato un’epoca di crescita ma anche di enormi contraddizioni, coi suoi carichi di iniquità, sia sul piano ambientale ed energetico che dei diritti del lavoro. È necessario espellere dalla Piana le fonti fossili come elemento di rischio per la vita dei suoi abitanti e rivendicare con forza la necessità di riconvertire l’area ad hub delle rinnovabili”.

L’appuntamento toscano è parte della giornata di mobilitazione nazionale “Stop Fossili, Start Rinnovabili” organizzata da Legambiente per chiedere lo stop delle infrastrutture fossili e l’accellerazione della transizione verso le energie rinnovabili. “Nonostante la crisi climatica ed energetica, i costi esorbitanti della bolletta energetica causati dalla dipendenza dall’estero e la necessità di rispettare gli obiettivi europei di azzeramento delle emissioni nette, l’esecutivo continua a legittimare nuovi progetti di sfruttamento di fonti energetiche inquinanti, oltre a delineare un surreale scenario di ritorno del nucleare in Italia”, spiegano. A confermarlo la mappa “Italia Fossile” di Legambiente realizzata sulla base dei dati del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Ad aprile 2025 sono ben 192 progetti legati alle fonti fossili in attesa di valutazione (22 in più rispetto all’ultima mappatura effettuata a fine 2023), tra cui 83 procedure su centrali a gas, 16 per nuovi rigassificatori, 1.323 chilometri di nuovi gasdotti, due nuovi impianti di stoccaggio in attesa di Valutazione d’Impatto Ambientale, 23 progetti relativi a permessi di ricerca e concessioni per la coltivazione di idrocarburi. A questi si aggiungono 35 nuove richieste per lo svolgimento di attività connesse allo sfruttamento degli idrocarburi.

Per contribuire alla causa di “Stop Fossili, Start Rinnovabili” è possibile sottoscrivere una petizione pubblica qui >> https://attivati.legambiente.it/page/138932/petition/1.

Scritto da: Redazione Novaradio