News

Declassamento Pergola, il “quasi dietrofront” di Giuli: “Si può sempre presentare ricorso…”

today27/06/2025

Sfondo
share close

ROMA -“Il Teatro della Pergola è e deve restare un vanto nazionale, ma va salvato da questo stallo. La programmazione patisce un contesto strutturale che si è progressivamente depotenziato, ma la cui valutazione negativa non è imputabile al direttore amministrativo. La Direzione generale del Ministero è in attesa di acquisire i verbali dalla Commissione consultiva per il Teatro per procedere, poi, alla loro integrale pubblicazione. Ricordo che, una volta pubblicati i verbali, esiste la possibilità di presentare, entro 15 giorni, richiesta di riesame in merito alla decisione della Commissione e per questo lascio aperta la risposta finale”.

Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli rispondendo al Senato all’interrogazione dei senatori Parrini, Boccia, D’Elia, Crisanti, Rando e Verducci del gruppo Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista. Il tema è il declassamento del teatro della Toscana non all’altezza di un teatro nazionale e che ha visto tre commissari dimissionari.

“Rigetto le accuse strumentali sul giudizio tecnico e rilevo, piuttosto, tutte le criticità del sistema teatrale della Pergola che negli ultimi anni ne hanno eroso la reputazione, i finanziamenti, la proiezione internazionale e la capacità di far esprimere una figura di valore come quella di Stefano Massini. Il Teatro della Pergola è troppo importante per essere percepito come un teatro locale. Ciò che rischia di diventare a causa di decisioni unilaterali operate esclusivamente sulla base di prassi politiche che con l’aspetto artistico non dovrebbero avere nulla a che fare. Esattamente come è successo con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che ha attraversato una crisi profondissima, costellata di scandali, prima di ritrovare, con l’attuale dirigenza, qualità artistica e consenso di pubblico esclusivamente grazie all’intervento del Governo Meloni. E’ realistico ipotizzare che l’ambiziosa programmazione di Stefano Massini sia incongrua non in sé, ma rispetto alle potenzialità del Teatro, per come esso è configurato”, ha aggiunto.

Scritto da: Redazione Novaradio