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Scuola, nuovo anno e vecchi problemi. Per la Toscana 3.100 assunzioni, ma il 30% dei docenti rimarrà precario – ASCOLTA

today18/07/2025

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    Pasquale Cuomo, segr. toscano Flc Cgil, 18 luglio 2025

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TOSCANA – Più immissioni in ruolo per i docenti nelle scuole, ma con meno cattedre a disposizione e un numero di insegnanti pecari che non accenna a diminuire. E’ questa la situazione in cui con tutta probabilità si ritroverà la suola toscana alla ripartenza del prossimo anno scolastico, a settembre. Almeno stando alle prime stime fatte dai sindacati di settore sui primi numeri delle nuove assunzioni annunciate dal Ministero dell’Istruzione.

In tutto le nuove immissioni annunciate sono 54 mila (28.500 se si escludono gli insegnanti di religione), di cui alla Toscana spetteranno 3.091 nuovi posti di lavoro. In realtà però i nuovi docenti saranno qualche centinaio in meno: “Saranno assunti 2866 perché ci sono ancora dei concorsi che non sono ultimati,  ovviamente non si possono chiamare perché ancora devono fare l’orale del concorso” spiega a NovaradIo pasquale Cuomo, segretario toscano della Flc Cgil. I concorsi Pnrr 1 e 2 non saranno esauriti entro fine settembre ma, come lo scorso, si potranno svolgere entro dicembre. Inoltre, aggiunge, molti dei candidati sono su più graduatorie – ad esempio sull’infanzia, sulla primaria e sul sostegno  – quindi ad un certo punto dovranno scegliere: “I conti veri li vedremo a praticamente a metà agosto, perché fino al 31 luglio si chiama dalle Graduatorie di merito, quindi i vari concorsi e dalle Graduatorie ad esaurimento”.

La situazione è “complessa un po’ su tutte le fasce e classi d’insegnamento – segnala poi Cuomo, per la diminuzione delle cattedre a disposizione: 375 posti in meno, per il calo di iscrizioni e la detanatalità: “Su alcune classi di concorso, ad esempio la A108 di filosofia e pedagogia nei licei socioeconomici, pur avendo i candidati che hanno vinto il concorso non si chiama nessuno perché non ci sono posti”. Altra situazione complessa è quella del settore del sostegno, dove crescono sempre più le necessità e mancano i docenti: “Verranno scelti dal 1 agosto dalla GPS prima fascia, avendo il titolo il TFA, il corso di specializzazione sul sostegno. Ma saranno sempre meno di di quelli che di quelli che servono”.

In attesa di dati definitivi, la situazione della scuola a settembre non si discosterà molto da quella dell’anno scorso: “Visti anche i pensionamenti – conclude Cuomo –  mancheranno più o meno gli stessi numeri dell’anno scorso, quindi avremmo sempre un 30% di precariato. A livello nazionale, invece di questi 48.500, di docenti in ruolo ne sarebbero serviti 90.000”.

Scritto da: Redazione Novaradio