Contatti & info

Novaradio Città Futura
La radio comunitaria dell’Arci di Firenze
FM 101.5 Firenze e area metropolitana
FM 87.8 Mugello
Tel 055 0351664
Piazza de’ Ciompi 11
50122 Firenze
Listeners:
Top listeners:
Novaradio Ascolta la diretta
Base Luna chiama Terra - 21 luglio 2025
Enrico Vincenzini, pres. toscano Assocazione Antigone 21 luglio 2025
*
TOSCANA – “Siamo in una crisi umanitaria, una crisi di lesione dei diritti dell’uomo, della dignità dell’uomo, di lesioni gravissime dal punto di vista dell’ordine costituzionale. E di fronte all’incapacità dello Stato di risolverla strutturalmente questa cosa”. E’ un giudizio quasi senza appello quello sulla condizione del sistema carcerario in Italia espresso dl presidente toscano dell’Associazione Antigone, Enrico Vincenzini, commentando stamani a Novaradio la situazione delle carceri toscane dopo i recenti fatti di cronaca, tra cui la morte al carcrere della Dogaia di Prato di un detenuto romeno di 58 anni, Costel Scripcaru, che si trovava in cella di isolamento. Fatto su cui la Procura ha disposto l’autopsia sospettando si tratti di un omicidio.
La fotografia della situazione fatta da Vincenzini nelle carceri, toscane ed italiane, è quello di un sistema inemendabile. In particolare con le ricette fin qui proposte dal governo. Infatti, facendo riferimento alle ultime dichiarazoni del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che pochi giorni fa ha annunciato il lavoro di una “task force” con il compito di valutare la concessione di misure alternative al carcere per circa 10.100 detenuti, Vincenzini esprime un giudizio più che scettico: Il ministro Nordio ciclicamente, quando arriva il caldo, parla delle sue ambizioni di deflazione della popolazione carceraria, l’anno scorso aveva detto che sarebbe riuscito a diminuire di circa 10.000 persone la popolazione carceraria, il che comunque non metterebbe a norma il sistema perché i detenuti sono ben più di 10.000 rispetto la capienza”.
Se si guarda ai dati odierni, infatti, si è arrivati a quota 63.000 contro una capienza di 43.000 posti, cioè 16.000 in sovrannumero. E nel frattempo i provvedimenti approvati non hanno affatto aiutato, attacca Vincenzini: “Il decreto carcere non ha avuto nessun tipo di effetto deflattivo, nemmeno parziale”. Ma il proposito di intervenire con l’ampliamento delle misure alternative? “Quello che ha fatto è intervenire sulle procedure di concessione di queste misure – spiega – tra l’altro mancano ancora i decreti attuativi a distanza di 1 anno, ma anche là dove venissero emanati, non sarebbero in grado di abbassare il numero dei detenuti. Questo lo vediamo poi nell’ordine delle cose: gni mese in Italia purtroppo i detenuti aumentano”.
Una situazione che per Antigone potrebbe essere risolta solo con un provvedimento di clemenza: “L’amnistia è l’unica cosa umana da fare .Giuridicamente quelle persone sono trattenute in uno stato disumano e degradante”. Da questo governo, precisa Vincenzini “non non ce l’aspettiamo: non vediamo un’apertura in questo senso, non lo vediamo sulle misure alternative, non lo vediamo ovviamente sulla amnistia, non lo vediamo su nessuna delle politiche che possa in qualche modo alleviare quantomeno un minimo la situazione che oggi c’è in Italia”.
Riguardo poi alla situazione del carcere di Prato, che l’associazione da anni monitora con i volontari che ogni settimana entrano in visita, Vincenzini usa parola ancor più dure: alla Dogaia, dice, “si respira una tensione altissima” e uno “stato di abbandono istituzionale”. “Già nel 2024 Antigone, quando è entrata a seguito della visita, faceva riferimento a una situazione veramente emergenziale. Torniamo a ripetere e usare questo termine”.
A Prato, ricorda Vincenzini, “non c’è ancora un direttore in pianta stabile, non c’è ancora un comandante in pianta fissa stabile con tutto quello che è successo sicuramente non aiuta”. La direttrice pro tempore è in scadenza e non ci sono candidati all’orizzonte: “Io fossi un direttore non non non me la vorrei prendere quel quella patata bollente”. Vorrei anche ricordare – aggiunge – che nel 2024 del carcere con più suicidi in Italia, nonostante sia un un carcere non di grandissime dimensioni. E questo è il dato tristissimo e reale di quel che è il carcere di Prato”.
Scritto da: Redazione Novaradio
associazione Antigone carcere dogaia enrico vincenzini governo ministro nordio Prato
Blues & Jazz
01:00 - 02:00
02:00 - 06:00
06:00 - 07:00
07:00 - 08:30
Notizie e approfondimenti sull'attualità a cura della redazione giornalistica di Novaradio
08:30 - 10:10
Novaradio Città Futura
La radio comunitaria dell’Arci di Firenze
FM 101.5 Firenze e area metropolitana
FM 87.8 Mugello
Tel 055 0351664
Piazza de’ Ciompi 11
50122 Firenze
© COPYRIGHT 2022 NOVARADIO CITTÀ FUTURA LA RADIO COMUNITARIA DELL' ARCI DI FIRENZE
sviluppato da InConcreto