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Operazione Mps-Mediobanca, i lavoratori: “Non c’è preoccupazione per i livelli occupazionali, ma vigiliamo” – ASCOLTA

today10/09/2025

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    Federico Di Marcello Fisac Cgil Mps,10 settembre 2025

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MILANO / SIENA – All’indomani della riuscita scalata del Monte dei Paschi di Siena a Mediobanca (62,3% del capitale), la Borsa scommette sulla nascita del nuovo grande polo bancario italiano, premiando entrambi i titoli azionari (rispettivamente ). Già sciolto il “patto di consultazione” dei vecchi soci, ed imminenti le dimissioni dell’ad di Mediobanca Nagel e del Cda di piazzetta Cuccia, ora si attendono le mosse dei nuovi “padroni”, in testa l’ad del Monte , Luigi Lovaglio, chiamato a disegnare nuova dirigenza e governance: termine ultimo per presentare i nomina del nuovo board è il 5 ottobre. Prima, dal 16 al 22 settembre si riapriranno i termini di adesione all’Opas che potrebbero far superare al Mps la quota dei 2/3 dell’intero capitale.

Spettatori interessati sono i 16.000 dipendenti del Monte dei Paschi, molti dei quali in Toscana, in pochi anni proiettati da una situazione prossima al collasso alla nazionalizzazione, fino alla fase espansiva che porterà alla nascita di un colosso destinato a ridisegnare gli equilibri del mercato finanziario e creditizio, non solo italiano. Al momento non sembrano esserci rischi per l’occupazione, anche perché le due realtà appaiono avere profili, target, clientela e mercati differenti, in parte complementari e quindi non sovrapponibili. “Seguiremo con attenzione l’evolversi della situazione – dice Federico Di Marcello, rappresentante Fisa Cgil Mps – ma rivendichiamo  la necessità di un confronto costante e trasparente con il management”.

Scritto da: Redazione Novaradio