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Da Barbiana al via oggi una “marcia per la pace” a tappe per unirsi alla “Perugia-Assisi” – AUDIO / FOTO

today30/09/2025 1

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    Francesco Tagliaferri, sindaco di Vicchio, 30 settembre 2025

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VICCHIO (FIRENZE) – E’ partita stamani da Barbiana, la piccola località mugellana della scuola di Don Lorenzo Milani, una “marcia della pace” a tappe che porterà i partecipanti che si alterneranno in una sorta di staffetta, a raggiungere in 12 giorni la città di Perugia, per unirsi alla tradizionale marcia della pace Perugia – Assisi, in programma il 12 ottobre. Un appuntamento che quest’anno, a che a causa del contesto geopolitico mondiale, si preannuncia una delle più partecipate degli ultimi anni.

La partenza, questa mattina dalla scuola di Barbiana con il percorso che arriverà fino a Dicomano. Nei prossimi giorni le tappe giornaliere (10/20 km l’una), toccheranno Rufina, Pontassieve, Pelago, proseguendo in territorio aretino con Stia, Poppi, Bibbiena, Castel Focognano, Chiusi della Verna, Subbiano, Capolona, Arezzo, Castiglion Fiorentino, Cortona, quindi in Umbria toccando Tuoro sul Trasimeno, Passignano sul Trasimeno, Magione, Corciano e Perugia. Ad ogni tappa sono state coinvolte associazioni e le ragazze e i ragazzi delle scuole locali, e chiunque potrà unirsi alla marcia.

L’iniziativa è nata per impulso di un gruppo di cittadini, in collaborazione con il Comune di Vicchio. “Tutto nasce un anno fa dal basso, da un gruppo di cittadini – spiega il sindaco di Vicchio Francesco Tagliaferri: “La società civile in questi due anni, soprattutto nelle ultime settimane è l’unica almeno in Italia che sta cercando di riscattare l’immagine di questo paese, cercando di fare iniziative come come questa anche di oggi, per cercare di rimettere al centro un unico tema, quello della pace”.

“Abbiamo coinvolto anche le varie amministrazioni e associazioni locali dei 19 comuni che attraverseremo – prosegue Tagliaferri – cercheremo in ogni tappa di disseminare iniziative di sensibilizzazione, gesti simbolici di pace e cercheremo di portare un piccolo seme in ogni comunità attraversata per convincerli a partecipare il 12 ottobre e per convincerli soprattutto a continuare a lavorare su questi temi perché la pace non si può che costruire giorno dopo giorno, a partire dai piccoli gesti e dall’impegno delle comunità locali. Diranno che questi gesti non servono a niente invece se qualcosa anche in Italia è cambiato da parte dei piani alti è è probabilmente perché c’è stata una mobilitazione forte da parte della società civile, quindi noi continueremo a fare questo”

 

Scritto da: Redazione Novaradio