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Luca Toscano, Sudd Cobas su violenza contro i lavoratori
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Sarah Caudiero, Sudd Cobas su “alleanza padroni”
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Luca Toscano e Sarah Caudiero, su primi risultati e prossimi passi
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FIRENZE – “C’è un problema, non da oggi, ma da anni, di violenza che i padroni del distretto tessile pratese scatenano sui picchetti dei lavoratori che scioperano perché i loro diritti vengano rispettati. Sono violenze paramafiose che racconta come questi padroni non vogliano essere disturbati, ma continuare a sfruttare”. Sono la parole dei sindacalisti del Sudd Cobas, che stamattina hanno convocato un nuovo presidio davanti alla sede della Euroingro, al Macrolotto1 di Prato, dove ieri alcuni operai in sciopero sono stati aggrediti da un gruppo di persone tra cui erano riconoscibili anche i padroni delle aziende interne alla Euroingro. Aggrediti anche gli agenti della Digos in servizio di ordine pubblico, due i feriti.
“L’appartenenza etnica non c’entra nulla con quello che è accaduto ieri alla Euroingro. Parlare di “cinesi” non aiuta a capire quello che continua a succedere da tempo a Prato”, specifica Luca Toscano del Sudd Cobas. ““Comunisti di merda”. Ci veniva urlato questo ieri mentre venivamo attaccati. Il fatto che gli operai più sfruttati di questo distretto stiano rivendicando e conquistando i propri diritti, da adito alle peggiori pulsioni fasciste, violente e paramafiose da parte di un settore di imprenditoria. Comunque li si voglia chiamare padroni, imprenditori, sfruttatori o datori di lavoro, chi ha attaccato ieri il picchetto non l’ho fatto a causa della sua nazionalità, ma per difendere il suo “diritto” a sfruttare”.
L’aggressione di ieri ha scatenato un’ondata di solidarietà anche da esponenti politici di destra alle forse dell’ordine, “non una parola verso i lavoratori”, specificano però i Sudd Cobas. “Quando le forze dell’ordine non erano presenti, come a L’Alba S.r.l., non vi è stata alcuna presa di posizione”.
Secondo quanto riportato dai sindacalisti “una parte del padronato pratese del Macrolotto 1 si sta organizzando attraverso Wechat per cercare di fermare le lotte sindacali e le rivendicazioni dei lavoratori. Ieri abbiamo avuto una dimostrazione di cosa si vuole mettere in campo contro gli scioperi”. “Siamo di fronte a messaggi deliranti in cui sfruttatori si rappresentano come vittime perché non viene tutelato il loro presunto diritto a sfruttare”, spiega Sarah Caudiero del Sudd Cobas. ” Questa alleanza è un tentativo disperato di frenare il profondo cambiamento che sta avvenendo nel distretto grazie al nuovo protagonismo dei più sfruttati. E’ un tentativo destinato a fallire, ma che può produrre anche molti danni e violenze”.
Nonostante l’aggressione subita ieri il picchetto di protesta ha continuato a bloccare Euroingro fino alla chiusura, e oggi tre delle 5 aziende coinvolte dallo sciopero hanno accettato di regolarizzare i lavoratori.
Scritto da: Redazione Novaradio
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