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Immigrazione, in Toscana è straniero l’11% dei residenti. “Dato costante, ma boom da Ucraina”

today26/10/2023

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    Francesco Paletti, ricercatore

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    Gessica Beneforti, segreteria CGIL Toscana

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    Stefano Ciuoffo, assessore regionale immigrazione

 

FIRENZE – La Toscana resta una delle grandi regioni d’immigrazione d’Italia con 406.742 stranieri residenti in Italia: è straniero più di un cittadino residente su dieci (11,1%), dato superiore rispetto alla media nazionale (8,6%) e trainato in particolare dall’area fiorentino-pratese. La provincia di Prato ha il 21,1% di stranieri, la Città metropolitana di Firenze è al 12,7%, mentre le altre province si collocano sotto la media regionale. È quanto emerge dalla presentazione del ‘Dossier statistico immigrazione 2023’ (con dati del 2022), iniziativa organizzata oggi a Firenze da Idos, Confronti, Istituto di Studi politici S.Pio V, Chiesa Valdese, Cgil Toscana.

Se il dato dei residenti rimane costante cambia, a causa della guerra in Ucraina, la geografia delle provenienze dei migranti toscani: la comunità ucraina, composta prevalentemente di madri con bambini, passa da 11.082 a 19.539 soggiornanti, con un incremento del 76,3% che in un anno porta il Paese al quarto posto della graduatoria dei non comunitari dietro Cina (55.979), Albania (54.684) e Marocco (27.834). Il report prende in esame anche il mondo della scuola: per il secondo anno scolastico consecutivo la popolazione studentesca non aumenta: al calo più marcato registrato nel 2020-2021 (-1,6%) ne è seguito un altro più lieve l’anno successivo (-0,4%).

Il tasso di attività ovvero la partecipazione degli stranieri idonei e in età lavorativa al mercato del lavoro, tra quelli presenti in Toscana, è salito al 71,3% del 2022 rispetto al 69,1% del 2021. Per gli stranieri che risiedono in Toscana è aumentato il tasso di occupazione (62,8% rispetto al 59,6% del 2021) mentre è diminuito il tasso di disoccupazione (12,1% rispetto al 13,8%). Dal dossier risulta che gli stranieri hanno un tasso di occupazione più basso degli italiani (-6,8% di differenza) e un tasso di disoccupazione più alto (+7%). In riferimento ai settori, il lavoro agricolo occupa il 4,8% dei lavoratori stranieri, ma solo il 2,3% di quelli italiani: nel lavoro domestico sono impiegati il 16,9% di stranieri e appena l’1,4% di italiani. Nel 2022 le imprese gestite da immigrati sono aumentate dell’1,9%. “I dati confermano una linea in tendenza aggravata per le dinamiche economiche – ha affermato Gessica Beneforti della segreteria Cgil Toscana -. Gli immigrati sono i lavoratori più sfruttati nel mondo del lavoro, più deboli, c’è na segregazione. Gli impieghi più duri sono svolti da migranti e su questo dobbiamo intervenire, è attraverso il lavoro che si costruiscono i diritti di cittadinanza”.

Da segnalare che i dati dei migranti presenti nelle strutture d’accoglienza passano dai 5.090 del 2021 ai 7.125 del 2022, i tre quarti dei quali (75,5%) collocati nei Cas e la parte restante (24,5%) nei Sai. La tendenza generale evidenzia un ulteriore incremento: a giugno 2023 i migranti accolti in Toscana risultano 8263, +16% rispetto a inizio anno. “È innegabile che da una stagione nella quale i temi dell’immigrazione erano affrontati costruendo percorsi di integrazione e accoglienza oggi, in conseguenza di una lettura molto politicizzata del tema dell’immigrazione, siamo di fronte a strumenti radicalmente diversi. Si sono succeduti una serie di decreti che hanno smantellato il sistema di accoglienza che il nostro paese aveva costruito”, ha sottolineato l’assessore regionale all’Immigrazione Stefano Ciuoffo.

Scritto da: Redazione Novaradio


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