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Concordia. Oggi il governo decide il porto di destinazione

today30/06/2014

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costa concordiaSi riunisce oggi il Consiglio dei Ministri per deliberare sul porto di destinazione per lo smantellamento del relitto naufragato davanti all’isola del Giglio. Speranze di Piombino ridotte quasi allo zero. “Non possono esserci più rinvii, ormai i tempi sono strettissimi”. ha detto il commissario per l’emergenza Concordia Franco Gabrielli in un’intervista al Secolo XIX di Genova: “Se si vuol dire che quel che è stato fatto e detto fa ritenere che tutte le strade portano a Genova, non posso che essere d’accordo”, ha detto precisando però che “sarà il governo a prendere” la decisione. “Lo spostamento della nave a Genova ha una finestra favorevole che va dal 13 luglio all’8 agosto – ha aggiunto – tutto è pronto per rimuovere la nave entro il 20 luglio”.

Oggi intanto è ripreso a Grosseto il processo sul naufragio della nave, con un rush di cinque udienze interamente dedicate ai risultati delle nuove perizie svolte sul relitto dallo staff di esperti nominati dal tribunale di Grosseto. Nuovi particolari emergono sul black out del generatore diesel d’emergenza (Dge) della nave: il suo malfunzionamento sarebbe stato determinato da un “sovraccarico che è sopravvenuto appena è entrato in linea”, la cui cause “non sono ad oggi univocamente determinabili”, hanno spiegato i periti, aggiungendo poi che questo “non ha avuto alcuna influenza sulla manovrabilità della nave a causa dell’inefficacia dei timoni sui non arrivava nessun flusso di acqua”. Il generatore funzionò male, e per breve tempo, dopo l’urto della nave contro gli scogli causando l’impossibilità di azionare i verricelli di recupero e sganciamento delle scialuppe di salvataggio e impedendo il corretto ‘riporto’ al ponte di evacuazione degli ascensori in caso di emergenza. Tuttavia, è stato spiegato dai periti “nelle fasi successive all’incidente si è verificato peraltro un così marcato sbandamento trasversale della nave che con ogni verosimiglianza in breve tempo ha superato i 20 gradi critici previsti dalla normativa per la corretta discesa delle imbarcazioni di salvataggio”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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