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Giorno della Memoria 2022. “Conoscere per non tornare mai a quegli anni bui”

today25/01/2022

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TOSCANA  -“La Toscana non resta in silenzio e dice con voce ferma e forte che non vuole tornare indietro a quegli anni più bui. Anzi, costruisce un futuro diverso con i giovani, assieme alla scuola, da dove parte il nostro impegno per formare le cittadine e i cittadini del presente e del futuro”. Tornano le celebrazioni del Giorno della memoria in Toscana, la giornata che ricorda il 27 gennaio 1945 quando l’Armata Rossa entrò ad Auschwitz disvelando al mondo l’orrore dei campi.

Una ricorrenza che richiama alla necessità del ricordo e della conoscenze, quest’anno reso ancora più attuale dall’episodio di Venturina, dove un ragazzo di 11 anni è stato aggredito e insultato da due adolescenti perché ebreo.

“Ci rivolgiamo a studentesse e studenti – prosegue l’assessora – affinché le giovani generazioni siano costruttrici e costruttori di un futuro diverso: parleremo della Shoah, delle persecuzioni di omosessuali, rom e sinti, disabili, oppositori politici, delle storie degli Imi, gli internati militari italiani. Speriamo possa essere un’occasione preziosa per i ragazzi, per rendersi conto di quanto furono bui quegli anni e quanto profondo fu l’abisso che si raggiunse”

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    Giorno della Memoria 2022. “Conoscere per non tornare mai a quegli anni bui” Redazione Novaradio

A venti anni dal primo Treno della Memoria, le celebrazioni di questo 2022 tornano al Cinema la Compagnia, per un momento di riflessione e di confronto con le studentesse e gli studenti delle scuole toscane, che avrà come protagoniste le persone discriminate, deportate e perseguitate dal nazifascismo, i sopravvissuti e il loro racconto in prima persona. Causa covid, come l’anno scorso lo scorso anno l’evento si svolgerà a distanza, presso il Cinema Teatro La Compagnia di Firenze, a cui si collegheranno in streaming da centinaia di scuole della Toscana.

Tra gli ospiti che racconteranno la loro storia. Ci saranno Kitty Braun Falaschi, fiumana ‘adottata’ da Firenze all’indomani della seconda guerra mondiale, deportata con la mamma e il fratellino, cinque mesi a Ravensbruck e Bergen Belsen; poi Andra e Tatiana Bucci, quattro e sei anni quando finirono nell’inferno dei lager, sorelline scambiate per gemelle e per questo sopravvissute alla selezione iniziale di Birkenau e scampate anche agli esperimenti di Mengele; Laura Piccioli, presidente di Aned Firenze e nipote dell’ex deportato Mario Piccioli. Il programma prevede dialoghi con Eva Rizzin, membro della famiglia sinta Reinhardt colpita dallo sterminio e nipote di sinti e rom italiani deportati nei campi di concentramento fascisti; con Shulim Vogelmann, amministratore della casa editrice Giuntina e nipote di Shulim Vogelmann sopravvissuto ad Auschwitz dove fu deportato con la moglie Annetta disegni e la figlia Sissel; Luca Dieci, presidente del Toscana Pride.

A Luca Bravi, del Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, sarà affidata la moderazione del meeting e la presentazione di approfondimenti storici e tematiche affrontate.

Numerose poi le videointerviste. Per la deportazione degli internati militari italiani, quella con Antonio Ceseri, internato in Germania e sopravvissuto alla strage dei soldati italiani di Treuenbrietzen. Per le deportazione dei dissidenti, le conversazioni con Marcello Martini, giovane staffetta partigiana della resistenza toscana e deportato a Mathausen a 14 anni, e Vera Michelin Salomon, antifascista della Resistenza romana, imprigionata nel carcere nazista di Aichach. Per la persecuzione degli omosessuali, la testimonianza (stratta dal documentario Paragraph 175) di Heinz F., internato a Dachau e Buchenwald. Per la deportazione di rom e sinti, il video di Rita Prigmore, sinta tedesca utilizzata come cavia per sperimentazioni eugenetiche. Per la Shoah la proiezione della recente intervista di Ugo Caffaz a Edith Bruck, scrittrice e poetessa ebrea ungherese, una delle più note testimoni delle persecuzioni antiebraiche, deportata a 13 anni con la famiglia prima ad Auschwitz poi in altri campi in Germania.

A pèarlarne, Camilla Brunelli, del Museo della Deportazione di Prato

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    Giorno della Memoria 2022. “Conoscere per non tornare mai a quegli anni bui” Redazione Novaradio

Il meeting si chiuderà con le conclusioni del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’appello ai giovani di Vera Vigevani Jarach, che sulla sua pelle ha vissuto ben due tragedie del Novecento: la persecuzione contro gli ebrei di nazisti e fascisti (il nonno finito nel fumo di un camino ad Auschwitz, la sua famiglia la discriminazione delle leggi razziali) e poi, fuggita in Argentina, la scomparsa della figlia ‘desaparecida’ nel 1976, vittima della dittatura di Videla.

Il Meeting del Giorno della Memoria potrà essere seguito on line agli indirizzi web: https://www.regione.toscana.it/diretta-streaming e https://www.youtube.com/c/RegioneToscanaUfficiale

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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