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“Lo spostamento dei laghi della piana Signa è prostituzione urbanistica” – ASCOLTA

today22/01/2019

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FIRENZE – “Alla conferenza dei servizi sul masterplan e la nuova pista dell’aeroporto di Peretola del 29 gennaio prossimo i sindaci della piana si oppongano con forza, e il ministro Toninelli e i M5s prendano una posizione netta contro un progetto inutile, dannoso e costosissimo”.

L’appello arriva dalle associazioni Alterpiana, Comitato campigiano contro l’aeroporto, Comitato no aeroporto di Sesto Fiorentino e Comitato per il nuovo ponte di Signa. “L’aeroporto, così come l’inceneritore, sono opere del tutto incompatibili con un sviluppo di un territorio che tra Sesto, Campi e Calenzano conta oltre 120 mila persone – attacca Sandro Targetti di Alterpiana – svuoterebbe di significato il previsto Parco della Piana e stravolgerebbe l’equilibrio della zona”.

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Nel mirino anche le ultime previsioni, emerse in Conferenza di servizi, dello spostamento dei laghetti di Peretola nel territorio di Signa: “Un’operazione assurda e funzionale solo a fare la nuova pista”, attaccano i comitati che definisco la scelta una “prostituzione urbanistica” da parte dell’amministrazione di Signa. Cui si rivolge in particolare il Comitato per il nuovo ponte di Signa, che denuncia il rischio che ciò porti alla cancellazione dell’atteso potenziamento della viabilità extra-urbana: “Con la scusa delle compensazioni ambientali, si sposta un laghetto peraltro vincolato  – lamenta Giuseppe Giordano del comitato – e si cancella il progetto della bretellina, buttando via anni di lavoro e milioni di euro”.

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Alla battaglia contro la nuova pista, si salda senza soluzione di continuità quella contro l’inceneritore di Case Passerini, bocciato dal Consiglio di Stato a causa delle mancata realizzazione proprio del Parco della Piana, ma per cui il consorzio Qthermo ha nuovamente chiesto l’autorizzazione. “Il tentativo è quello di far rientrare l’inceneritore dalla finestra delle compensazioni per l’aeroporto  – denuncia ancora Sandro Targetti – ma noi non abbassiamo la guardia”. A maggior ragione dopo la decisione del Consiglio di Stato che ha bocciato la riapertura dell’impianto di Scarlino: “La strategia dell’incenerimento ha sempre meno sostenitori – aggiunge – e nonostante Rossi abbia espresso la contrarietà della giunta al progetto di Case Passerini, non ci fidiamo e proseguiamo la battaglia”.

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Scritto da: Redazione Novaradio


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