FIRENZE – E’ atteso per le 18:30 l’arrivo a Firenze del ministro degli interni Matteo Salvini. Il leader della Lega Nord parteciperà al tavolo sulla sicurezza in Prefettura al quale sarà presente anche il Sindaco di Firenze Dario Nardella. Dopo l’incontro col Prefetto Salvini si sposterà quindi all’Hotel Mediterraneo dove la coordinatrice toscana e sindaca di Cascina Susanna Ceccardi ha radunato i rappresentanti leghisti della Regione per gli auguri di Natale.
Tra i temi sul tavolo in prefettura innanzitutto la carenza delle forze dell’ordine lamentata da tempo dal capoluogo: 250 gli uomini delle forze di polizia che mancherebbero dalla piante organiche di carabinieri, polizia e fiamme gialle, e che nelle ora scorse il capo del Viminale ha annunciato di voler garantire a Firenze. “Salvini faccia il ministro e faccia quello che dice” ha commentato oggi il sindaco Nardella: “Voglio dargli una chance. Se si prende l’impegno per 250 uomini” delle forze dell’ordine per Firenze “noi i primi a riconoscerlo. Vedremo”
Altro tema caldo sarà quello dell’applicazione del decreto sicurezza e delle nuove regole che cancellano la protezione umanitaria-sussidiaria e già in queste ora stanno costringendo molti migranti richiedenti asilo ad abbandonare le strutture di accoglienza Sprar o Cas. “Siamo preoccupati – ha detto Nardella – nella nostra area metropolitana circa 900 persone rischiano di rimanere per strada. Non si può trattare una emergenza sociale con strumenti di ordine pubblico senza alcuna alternativa”
La presenza di Salvini in città diventa un caso anche di ordine pubblico vista la contemporaneità di iniziative di sostegno e manifestazioni di protesta. Nel pomeriggio si sono dati appuntamento dalle 18 in Piazza Duomo i promotori della contestazione a Salvini, la protesta annunciata dagli studenti del Collettivo universitario autonomo e altre sigle dell’antagonismo di sinistra. «Vogliamo un cambiamento vero per il paese in cui viviamo – si legge nel post pubblicato su facebook dai promotori-, e abbiamo la certezza che non arriverà dalla classe politica che ha governato l’Italia negli ultimi 30 anni, tantomeno dalla Lega di Salvini».
