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Siccità. Remaschi: “Al lavoro per ristoro danni”, intanto danni anche al vino

today03/08/2017

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FIRENZE – “Abbiamo fatto questa richiesta al governo centrale di poter derogare rispetto al decreto legislativo 102/2004, per poter intervenire sulla previdenza, sulla fiscalità, sul mondo bancario e anche sulle assicurazioni: sono temi e risposte dirette che permetterebbero agli agricoltori una immediatezza rispetto al danno subìto” lo ha dichiarato Marco Remaschi, assessore all’agricoltura della Regione Toscana, parlando a margine della presentazione di un evento.

“La risposta che dobbiamo dare ai nostri produttori – ha detto – è quella di investire in maniera organica e chiaramente su quello che riguarda le infrastrutture, per dotare la nostra agricoltura di maggiore opportunità ai fini irrigui: su questo siamo concentrati, lo stiamo facendo, abbiamo messo in campo studi specifici, e sappiamo come poter intervenire, cosa fare. Del resto i cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, è una preoccupazione vera”.
Intanto secondo una stima di Confagricoltura Toscana caldo e mancanza d’acqua anticiperanno in alcune zone di almeno 20 giorni la maturazione delle uve che, pur rischiando di perdere aromi, sono ad oggi qualitativamente ottime. La siccità però sta creando anche conseguenze indirette, come quella di rendere più “intrepidi” caprioli e cinghiali che aumentano di numero nelle campagne toscane e che, assetati, già da settimane attaccano i grappoli ancora non maturi. Secondo una prima stima il danno per la produzione di vino in Toscana si aggirerà intorno ai 20 milioni di euro.

In attesa di provvedimenti per riportare la popolazione degli ungulati entro i limiti di densità sostenibili, nelle campagne gli agricoltori stanno mettendo in atto quelle lavorazioni del terreno per limitare i danni dati dalla siccità: “Bisogna sperare che dopo questa ondata di caldo le piante possano avere un po’ di ristoro. L’arrivo della pioggia sarebbe essenziale per conseguire una maturazione equilibrata”, spiega Francesco Colpizzi, presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana.

Scritto da: Redazione Novaradio


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