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“Funerale” al Maggio Musicale, l’ira di Nardella

today29/01/2015

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nardella-2FIRENZE – “Mettere un carro funebre davanti ad un teatro che sta concretamente rinascendo è qualcosa di incomprensibile. Io penso che il teatro del Maggio non abbia bisogno di becchini ma di persone entusiaste”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, e presidente della Fondazione del Maggio musicale fiorentino Dario Nardella, oggi a margine di una iniziativa in Palazzo Vecchio, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano del flash mob organizzato da Cgil e Cisl durante lo sciopero di un’ora ieri sera in occasione della prima dei Puritani del Bellini.

Durante la protesta, di fronte al teatro, è stato inscenato il funerale del Maggio, con tanto di calesse, bara e corone di fiori; motivo dell’iniziativa, l'”incertezza che avvolge il futuro dell’ente”, e in particolare la mancanza di garanzie in merito al riassorbimento di 53 addetti risultanti in esubero con il piano di rilancio dell’ente, per i quali era stato prefigurato il riassorbimento in Ales, società controllata dal Mibac.

“Non sto dicendo che i lavoratori sono dei becchini attenzione – ha precisato Nardella – sto dicendo che chi ha manifestato in quel modo rischia di mostrarsi negativamente. Invece, dobbiamo tutti lavorare in squadra per il bene del teatro. Il decreto Franceschini è molto chiaro: prevede il passaggio degli addetti risultanti in esubero con il piano di rilancio ad Ales, è norma dello Stato e dunque nessuno rimane senza lavoro. Non capisco perché si faccia una manifestazione del genere quando finalmente siamo usciti da una fase difficilissima e abbiamo un teatro che sta rinascendo”. Il sindaco ha poi aggiunto: “abbiamo pagato gli stipendi, che avevo capito essere il motivo per cui partiva lo sciopero: ma qui si gioca sempre ad alzare l’asticella. Giocando ad alzare l’asticella, a trovare sempre il bicchiere mezzo vuoto, non si conclude nulla e non si fa il bene del teatro”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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