FIRENZE – “Si parla di errori e mancanze e non si parla mai di successi dell’Europa, che invece sono impressionanti. Chi non sa apprezzare i successi dell’Europa sono gli europei. Più vi allontanate dall’Europa e maggiore è l’entusiasmo”.
E’ un’ appassionata difesa del sogno europeo quella pronunciata oggi a Firenze dal presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker, prendendo la parola nel salone dei 500 di Palazzo Vecchio che ospita la seconda e ultima giornata di “The State of the Union”.
Tra gli altri presenti il ministro degli esteri Angelino Alfano, la rappresentante per la politica estera dell’Ue Mogherini, il capo negoziatore per l’Ue sulla Brexit Michel Barnier, Antonio Tajani. La chiusura della giornata è affidata al premier Gentiloni.
Dal capo della commissione arriva anche un elogio, ma così esplicito, del ruolo svolto dall’Italia nell’accoglienza dei profughi: “L’Italia ha salvato e salva l’onore dell’Europa” ha detto lanciando un monito ai paesi che contestano la decisione del Consiglio Euriopeo sulla ripartizione delle quote dei profughi: “Se l’Europa comincia a non rispettare le norme giuridiche in questo campo, noi saremo perduti”. Non si può dire, ‘noi non facciamo entrare nel nostro territorio uomini e donne di colore, e che non sono cattolici: ebbene, questo non è ciò che appartiene alla natura vera dell’Europa”.
Un discorso pronunciato in francese “perché l’inglese sta perdendo importanza in Europa” ha aggiunto sarcastico Jucker con riferimento alla Brexit, che rimane uno dei temi al centro del dibattito: “Negozieremo in assoluta lealtà con i nostri amici britannici – ha detto -ma è il Regno Unito che lascia l’Ue” e non viceversa, “ed è questa differenza che si farà sentire nei prossimi anni”.