TOSCANA – Sono 147 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle 24 ore in Toscana – in netto calo rispetto a ieri ma come ogni lunedì con un numero di tamponi assai inferiore alla media: 6.775 test di cui 5.373 tamponi molecolari e 1.402 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 2,17% (5,7% sulle prime diagnosi). Ad annunciarlo è stato il presidente Regionale Eugenio Giani, rendendo anche noto che in Toscana l’incidenza media è scesa sotto i 50 casi di Coronavirus ogni 100mila abitanti, quindi con valori da zona bianca. Dati che comunque dovranno essere mantenuti per tre settimane per poter poter ottenere il “passaggio di fascia”
In attesa dell’apertura delle agende per i 30ennei – domani – e in prospettiva anche dei 20enni (il 7 giugno), intanto avanti la vaccinazione: le dosi somministrate ad oggi sono 2.108.862, seppur con qualche problema organizzativo. Il sovrapporsi dei “vaccino day” libero con per gli over 40 e la rinnovata disponibilità nelle agende di dosi messe a disposizione hanno fatto sì che in alcuni hub si siano creati affollamenti e code che hanno impedito a tutti coloro che si sono presentati di poter ricevere il vaccino: ieri una folla si è riversata al palasport di Reggello per accaparrarsi una delle 700 dosi a disposizione; al Mandela Forum l’eccessivo afflusso ha mandato intilt l’organizzazione vaccinale, costringendo a far rinviare perfino le vaccinazioni programmate per sabato e domenica: “Circa 800, che saranno recuperate in questi giorni – spiega a Novaradio Renzo Berti, direttore dipartimento di igiene e prevenzione, che punta il dito sul sistema informatico: “Sono state messe a disposizione più dosi di quante ne potessimo fare”.
Lo stesso Berti non esita a esprimere dubbi sul funzionamento del doppio canale per gli hub – prenotazioni e vaccini liberi: “Passata questa fasem con l’apertura dal 3 giugno alle prenotazioni per praticamente tutte le fasce d’età, sarebbe meglio tornare al sistema della prenotazione tramite il portale on line, più funzionale a programmare le prenotazioni. E si mostra scettico sull’idea che pare circolare negli uffici della sanità regionale, di aprire i grandi hub H24, per permettere un afflusso più scaglionato,e favorire la vaccinazione dei più giovani nelle ore notturne: “E’ solo un’ipotesi”
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