Segreteria Pd, Fossi si fa da parte e spunta la candidatura di Monica Marini

FIRENZE –  Una donna, una sindaca, per evitare il rischio di scontro sulla segreteria metropolitana fiorentina del Pd: è la mossa con cui la dirigenza del partito per disinnescare lo scontro frontale tra lettiani (ed ex zingarettiani) e lottiani (ed ex renziani) che si stava delineando tra il segretario uscente Marco Recati e il sindaco d Campi Emiliano Fossi.

Il nome su cui si è trovato l’accordo in grado di ricostituire unitarietà al partito è quello di Monica Marini, sindaca di Pontassieve dal 2014, impostasi a suo tempo sconfiggendo alle primarie il candidato renziano. Una convergenza di alto profilo: tra i primi firmatari della sua candidatura ci sono la segretaria del Pd toscano Simona Bonafè, il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco di Firenze Dario Nardella: “La candidatura di una donna, apprezzata amministratrice locale, figura in grado di unire, è un segnale importante per il futuro del partito fiorentino” dichiarano i tre in una nota congiunta.

A sostenere Marini è anche da Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio che aveva dato la sua disponibilità a candidarsi, scastenando la durissima reazione dei lottiani ma anche le perplessità di parte del partito, e che ora ende pubblico il suo passo indietro a favore della sindaca di Pontassieve: “D’accordo col Pd nazionale – scrive – ho lavorato per individuare una candidatura che sappia interpretare questa fase nuova e avviare un rinnovamento profondo sostenuta dalla maggioranza più larga possibile. Credo che Monica Marini sia la persona giusta per farlo”.

Per ora, almeno ufficialmente la corrente Bade Riformista non recede e il suo candidato Marco Recati rimane in campo, probabilmente in attesa di un chiarimento interno (a stretto giro). In serata è lo stesso Recati a scrivere: “Non è una decisione che posso prendere da solo”.