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Il procuratore capo Creazzo lascia l’incarico

today24/02/2022

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FIRENZE – Giuseppe Creazzo, il procuratore di Firenze che ha chiesto il rinvio a giudizio per Matteo Renzi nell’ambito della vicenda Open e che è stato con gli altri pm titolari dell’inchiesta denunciato dal senatore di Italia Viva, lascia la guida della procura di Firenze e va a fare il sostituto procuratore alla procura per i minorenni di Reggio Calabria. Il plenum del Csm ha accolto la sua richiesta di trasferimento.

A dicembre Creazzo era stato condannato dalla Sezione disciplinare del Csm alla perdita di due mesi di anzianità: la collega Alessia Sinatra, sostituto procuratore a Palermo, lo aveva accusato di averla molestata sessualmente.

L’incarico di procuratore capo di Firenze di Creazzo sarebbe scaduto a giugno, ma il tempo che rimane al magistrato sino alla pensione (compirà 70 anni nel 2025), non gli consente più di concorrere per altri incarichi direttivi visto che bisogna assicurare una permanenza di ameno 4 anni.

A maggio dell’anno scorso, dopo che era stata resa nota la vicenda disciplinare, Creazzo aveva annunciato che aveva chiesto al Csm di andare in pensione in anticipo, richiesta che in seguito ha però revocato. Per questa ragione ora il procuratore aveva una scelta limitata: a Firenze sarebbe potuto restare solo come sostituto. A questo punto ha deciso di tornare nella sua regione di origine, dove peraltro si è svolta anche quasi tutta la sua carriera di magistrato. A Reggio Calabria Creazzo è stato sostituto alla procura e poi giudice al tribunale e in seguito consigliere alla Corte d’appello.

Dal 2009 e sino al 2014, quando è stato nominato procuratore di Firenze, ha guidato la procura di Palmi. E negli anni in cui è stato in servizio in Calabria si è occupato di processi importanti: è stato pm nel processi per gli omicidi dei magistrati Antonino Scopelliti e Cesare Terranova e di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, ucciso a Locri nel seggio allestito per le Primarie dell’Ulivo.

Scritto da: Redazione Novaradio


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