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Tpl, domani sciopero e disagi in vista: “Da 4 anni senza contratto. E troppe questioni irrisolte in AT” – ASCOLTA

today24/02/2022

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TOSCANA  – “Sciopero di 24 ore di tutto il settore del trasporto pubblico locale, che in Toscana riguarderà autobus e la tramvia di Firenze. A proclamarlo per venerdì 25 febbraio a livello nazionale Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal per protestare contro il rifiuto delle associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav di entrare nel merito di una reale trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità Tpl) e per il miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali”. E’ quanto precisato, in una nota, dalle segreterie regionali Toscana di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal che annunciano un presidio a Firenze sotto la sede della prefettura in via Cavour, dalle 10 alle 12.

“Il contratto di lavoro è scaduto da 4 anni, è inaccettabile” spiega Franco Fratini, Fit Cisl Toscana: “Non è solo una questione di paga e di diritti, ma anche di come trasformare il Tpl alla luce delle sfide della pandemia e di uno sviluppo energetico sostenibile”. Sul tavolo anche le questioni irrisolte del passaggio in Toscana al nuovo gestore Autolinee Toscane:  carenza di organici e nuove assunzioni, acquisto di nuovi mezzi, risoluzione delle difficoltà organizzative: “Ad esempio ncora non è stato messo in piedi un sistema di gestione delle buste paga unificato – segnala anche Fratini – i lavoratori hanno avuto pazienza, ma la pazienza finisce”

>> Clicca per ascoltare l’intervista integrale a Franco Fratini, Fit Cisl

“Siamo consapevoli che ogni giornata di sciopero è un pesante sacrificio per i cittadini utenti e i disagi sono ancora più pesanti a livello territoriale ma allo stesso tempo rivendichiamo il giusto adeguamento salariale per circa 6.000 lavoratori impiegati in Toscana in questo settore e insieme la sicurezza e il diritto a un servizio di qualità per tutti i cittadini – spiegano i sindacati -. Per questo chiediamo l’intervento della Regione presso la Conferenza Stato Regioni e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili”

Scritto da: Redazione Novaradio


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