CAMPI BISENZIO (FI) – “Mentre sui giornali oggi le istituzioni si congratulano a vicenda per il controllo dell’ITL che ha disposto la sospensione dell’attività, in fabbrica si continua a lavorare con nuovi operai sfruttati”. E’ la nuova denuncia del sindacato Sì Cobas, a proposito della ditta tessile cinese di via Carcerina a Campi Bisenzio che nei giorni scorsi aveva licenziato due operai pakistani solo perché avevano chiesto un giorno di ferie la riduzione dell’orario a 8 ore giornaliere, e per questo si è vista sospendere l’attività dopo un sopralluogo dell’Ispettorato del Lavoro.
“Lo avevamo detto, che avremmo vigilato – dice a Novaradio Luca Toscano, Sì Cobas – perché con le regole attuali le aziende o ignorano i divieti o pagano e proseguono la loro attività semplicemente pagando una multa che per loro è irrisoria”. Per Toscano le istituzioni devono prendano atto del fallimento del sistema di regole e della necessità di un cambiamento. Tre le richieste: sanzioni più dure, automatico riconoscimento del permesso di soggiorno ai lavoratori in nero, e del ruolo del sindacato nel fare emergere queste situazioni. Ascolta >>