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Sciopero del clima, “Vogliamo giustizia climatica e sociale: nessun partito politico rappresenta le nostre richieste”, tornano in piazza i Fridays For Future- ASCOLTA

today23/09/2022

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FIRENZE- Lotta ai cambiamenti climatici, sicurezza sul lavoro, transizione ecologica e uguaglianza di genere: tornano in piazza i Fridays For Future, con lo sciopero del clima organizzato in 70 città italiane, tra cui Firenze.

Stamani, il corteo con un migliaio di persone è partito da Piazza Santissima Annunziata alle 9.30 per poi attraversare il centro città e concludersi a Piazza del Carmine con gli interventi dei gruppi partecipanti. Studentesse e studenti, insegnanti, famiglie e gli operai del collettivo di fabbrica ex- Gkn hanno partecipato il corteo, con cartelli che chiedevano attenzione per le tematiche ambientali, la conclusione dei conflitti e la fine delle morti sul lavoro, ricordando l’ultima vittima: il diciottenne Giuliano de Seta morto in una fabbrica del veneziano, durante uno stage.

 

 

 

“Si tratta di far sentire la nostra voce per combattere il riscaldamento climatico, la disparità di genere e il razzismo,” racconta una studentessa del quarto anno del liceo Rodolico. “Diciamo basta alle morti ingiuste dei giovani durante gli stage per la mancata sicurezza: ci vuole una rivoluzione totale per quello che riguarda il clima, le scuole e noi giovani,” aggiunge un’altra manifestante. Fra le richieste del movimento, treni regionali e trasporto pubblico locale gratuiti, stop ai progetti legati alle fonti energetiche fossili, un’accelerazione sul efficientamento energetico degli edifici pubblici.

Lo sciopero del clima anticipa di due giorni le elezioni politiche e rappresenta il culmine del lavoro svolto da Fridays For Future durante la campagna elettorale per portare al centro del dibattito pubblico i temi e le misure necessarie per risolvere la crisi climatica e per garantire supporto alle persone più colpite dagli effetti della crisi energetica. Queste proposte, alcune delle quali sono raccolte nell’’Agenda climatica (consultabile qui:), sono il fulcro delle rivendicazioni della mobilitazione che unisce i temi della giustizia climatica e sociale.

“Nei programmi elettorali non vedo rispecchiate le nostre richieste, c’è una risonanza del tema che si strumentalizza. Cercano di inserire nei programmi degli impegni fittizi di facciata per rendere i partiti migliori, ” racconta una studentessa universitaria di Psicologia. “Mi avvicino a queste elezioni dopo aver cercato informazioni, sono molto critica, se dovessi realmente votare non sceglierei nessuno.”

In chiusura di corteo, il collettivo dei lavoratori di fabbrica ex-Gkn: “Non c’è giustizia climatica, senza giustizia climatica e viceversa,” spiega Dario Salvetti, “La parte più ricca della popolazione mondiale è la responsabile della maggior parte delle emissioni, questo modello sociale precarizza e delocalizza. Noi rivogliamo il nostro posto di lavoro con una fabbrica pubblica e socialmente integrata e il movimento ambientalista deve stare sempre vicino alla nostra lotta e viceversa per raggiungere il nostro obiettivo.”

In podcast, le voci dallo sciopero del clima di Firenze

 

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Scritto da: Redazione Novaradio


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