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Emergenza neve in Appennino, la ministra Santanché promette “a breve” fondi per i danni e la cassa integrazione

today11/01/2023

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ROMA – “Con l’emergenza neve moltissime località degli Appennini non hanno potuto aprire, oggi abbiamo fatto un tavolo molto proficuo e per il momento ci siamo concentrati su 4 misure”. Lo dice la ministra del Turismo Daniela Santanchè al tavolo sull’emergenza neve sugli Appennini organizzato con le regioni e le categorie di settore al ministero a Roma. La ministra, che ha ricevuto i rappresentanti di Toscana, Marche e Emilia Romagna, ha promesso “risposte entro breve, 2-3 settimane” e l’istituzione di un tavolo permanente per far fronte ad un danno economico finora dalle Regioni “stimato in 50 milioni di euro complessivi” ma che potrebbe anche essere maggiore.

“Abbiamo messo a terra il fatto – spiega la ministra – che abbiamo un fondo del ministero per poter finanziare investimenti per gli impianti di risalita e sull’innevamento, e abbiamo deciso che possiamo ristornare gli investimenti che molte di queste località danneggiate hanno fatto nel 2022 e quindi poter dare subito loro questi denari che sono stati investiti in modo da dare risorse fresche e non peggiorare la loro situazione”. Come secondo passo la ministra spiega di essere al lavoro “per vedere di potere liberare i fondi Covid che alcuni Regioni hanno in pancia, ma ma che non possono essere utilizzati per altre finalità e crediamo di poterlo fare rapidamente”.

Spiegando la terza misura, Santanchè rivela di aver parlato ieri sera con la ministra del Lavoro Marina Calderone. “L’abbiamo sensibilizzata, ma già lo era, sul problema degli ammortizzatori sociali e lavoreremo da questo punto di vista, perché i lavoratori stagionali non possono avere la cassa integrazione in deroga. Vogliamo dare delle risposte anche agli stagionali, che comprendono in questo caso, ad esempio, anche i maestri di sci che sono una categoria che sta soffrendo moltissimo perché non hanno lavorato un’ora”.

Infine la quarta misura che la ministra dice essere stata un’idea del presidente della Toscana Eugenio Giani. “Lavoriamo – spiega – anche su una misura del governo Monti, su suggerimento del presidente Giani che ho accolto, relativa al fatto che il 50% della riscossione dei comuni doveva essere stornato per le zone disagiate, e invece in questo momento emergenziale sarebbe opportuno che queste risorse potessero rimanere sul territorio”. Ad esempio “per l’Abetone su 1,9 milioni di euro, 1 milione viene restituito in questo fondo nazionale – spiega Giani -. Noi chiediamo che per le località di montagna dell’Appennino dove c’è l’emergenza neve quello che viene riscosso venga rispeso in quel comune. Non costa un euro in più allo Stato ma la solidarietà, in questa situazione, è rispenderli dove vengono riscossi”. Una misura che, secondo la ministra del Turismo, “potrebbe essere temporanea, la studieremo bene” ha aggiunto Santanchè.

Scritto da: Redazione Novaradio


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