SASSARI – Le condizioni di salute di Alfredo Cospito sono molto precarie: prima di essere trasferito è caduto, fratturandosi il naso e con copiosa perdita di sangue a causa del calo del livello di piastrine. Inoltre il suo squilibrio elettrolitico lo espone a crisi cardiocircolatorie anche improvvise. Lo racconta a Novaradio la dottoressa Angelica Milia, medico di parte dell’anarchico sul suo stato di salute prima del trasferimento nel carcere milanese di Opera, dove è presente un centro clinico ad hoc.
“Là potrà essere nel caso soccorso e curato” dice Milia. Cospito ha già fatto sapere che lo sciopero della fame proseguirà: cosa potranno o non potranno dunque fare i medici in caso di un suo peggioramento? “Reidratarlo e riequilibrare i livelli degli elettroliti vitali – spiega Malia – ma nel caso che Cospito lasci disposizioni scritte, non potranno sottoporlo a cure o alimentazione forzate”.
La battaglia di Cospito, lo ha detto chiaramente, è volta alla revoca del 41bis “per tutti e tutte”, ma il governo ha ribadito la linea dura: “non si tratta con chi mette le bombe”. Un allentamento del regime carcerario duro dunque potrebbe arrivare solo per questioni di carattere sanitario. Ma la dottoressa Milia è chiara: “Ogni decisione spetta al magistrato di sorveglianza, il giudizio medico conta poco: non è che se è in punto di morte che lo levano dal carcere duro”.