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Keu, per l’Arpat può sviluppare sostenze cancerogene. I comitati: “Bonifiche non più rinviabili. E ci dicano dove viene smaltito” – ASCOLTA

today14/04/2023

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    Samuela Marconcini. Assemblea Permanente No Keu, 14 aprile 2023

TOSCANA – “I nostri timori erano fondati: il Keu intombato illegalmente sotto strade, piste aeree, terreni agricoli e edificabili a contatto con l’ossigeno e alti livelli l’umidità dà luogo alla formazione del cromo esavalente, fortemente cancerogeno”. Aver ragione talvolta non allevia rabbia e preoccupazione, E’ il caso dell’Assemblea permanente No keu di Empoli, di fronte ai primi risultati dell‘indagine scientifica condotta dall’Università di Pisa e altri istituti di ricerca per conto dell’Arpat e della Regione sugli effetti rischi per salute e ambiente degli scarti dell’industria conciaria. Gli stessi scarti che secondo l’inchiesta della procura antimafia di Firenze, sono stati smaltiti illegalmente in in 13 diversi siti ad opera di imprese legate alle cosche ndranghetiste e con la complicità o la connivenza dei gestori dell’impianto di smaltimento Acquarno,  dei vertici dell’Assoconciatori, politici locali, tecnici e dirigenti della Regione.

“Gli inviti a non preoccuparsi ci appaiono fuori luogo” dice Samuela Marconcini dell’Assemblea no Keu empolese: “La nostra richiesta di bonifica integrale si fa ancora più pressante: non solo lungo la strada regionale 429, dove alcune abitazioni ancora mancano dell’allaccio all’acquedotto, ma anche nel sito di Crespina Lorenzana, dove i terreni con il Keo sono vicinissimi ad un acquedotto”. Bonifiche che per la Regione sono partite, ma secondo i comitati in realtà sono al palo: “L’unico sito bonificato ci risulta essere laeroporto militare di Pisa” mentre per alti siti si è proceduto alla “messa in sicurezza” con semplici teli a coprire i terreni contenenti il Keu.

“Quel che è più inquietante è che questi risultati vengono da campioni analizzati direttamente dall’impianto Acquarno”, il che fa sorgere dubbi sulla stessa possibilità di avere un Keu “conforme” e utilizzabile come materia prima seconda. Altra questione, aggiunge, quella di capire “dove” viene conferito il Keu bonificato ma soprattutto le molte tonnellate di Keu che ogni anno il distretto conciario continua a produrre.

Anche per questo il comitato prosegue con le sue iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione. Tra i prossimi appuntamento, il “No Keu festival” dal 21 al 22 maggio prossimo, con iniziative di approfondimento, incontri e dibattiti e l’assemblea regionale con la partecipazione dei comitati e delle associazioni impegnate per la tutela dell’ambiente, che si terrà propri nei pressi dell’area della SR 429 coperta dai teli.

Scritto da: Redazione Novaradio


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